Rubriche: Quando la storia diventa un libro giallo (pagina 2)
[6] Enrico Solito
“Non mi piace il giallo” furono le mie ultime parole famose
Leggi[5] Giampaolo Simi
"Credo che schemi basilari di conoscenza come causa/effetto e prima/dopo stiano correndo rischi inenarrabili. Un immaginario senza memoria è un albero che crolla a ogni ventarello di telepromozione"
Leggi[4] Marco Vichi
"Tutto quello che potrebbe farmi somigliare a Bordelli – e viceversa – non è certamente il frutto di una volontà cosciente"
Leggi[3] Massimo Polidoro
"Mi definirei un curioso dell’insolito: insolito che può riguardare tanto fenomeni ritenuti paranormali, ma che magari poi hanno spiegazioni naturali (non meno affascinanti), quanto episodi storici avvolti nel mistero"
Leggi[2] Giulio Leoni
"Io amo particolarmente tutte le epoche di transizione e di forte contrasto, e soprattutto quelle in cui, a diverso titolo, si respiri una certa aria di non finito e di follia"
Leggi[1] Leonardo Gori
"L'ambientazione è solo un fondale dipinto: cerco, al contrario, di immedesimarmi nei personaggi, di farli parlare e pensare come uomini e donne del loro tempo"
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