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Corri, uomo, corri!
3 su 5
di Chester Himes
Run Man Run, 1966, Meridiano Zero, 2009
Il Rosso e il Nero a Bologna
Bologna, presentazione Di Marino e Marenzana presso la mostra Babelesuite di Perdisapop
LeggiNero Wolfe e sua figlia
4 su 5
di Rex Stout
Over My Dad Body, 1939, Mondadori, 2009
Elisabetta Bucciarelli. Io ti perdono
Il nome di Elisabetta Bucciarelli è legato alla scrittura. Un legame intenso che contempla la narrativa, la saggistica, il teatro, la televisione e il cinema. La sua sceneggiatura Amati Matti ha partecipato alla 53° Biennale del Cinema di Venezia, l’ultima di Gillo Pontecorvo, ottenendo una menzione della giuria. Ha pubblicato i saggi Io sono quello che scrivo; la scrittura come atto terapeutico, Le professioni della scrittura e una serie di racconti distribuiti tra quotidiani e antologie. É anche giornalista freelance e docente presso laboratori di scrittura. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Happy hour, nel 2007 Dalla parte del torto, entrambi editi da Mursia e nel 2008 è uscita per Babelesuite di PerdisaPop con Femmina De Luxe. La intervistiamo sul suo ultimissimo lavoro, Io ti perdono, edito da Kowalski, in cui Maria Dolores Vergani viene contattata, in qualità di psicologa, da don Paolo, un parroco di un paesino valdostano. Il prete le chiede di sostenere la madre di una bambina scomparsa nel bosco. A questo mistero si affianca quello che la Vergani deve risolvere nel suo territorio: in un’area industriale dismessa vengono trovati i resti di una donna. Va infine aggiunta la losca figura di un tal Trinciacapelli, uno squilibrato che agisce nell’ombra inquietando la città di Milano
LeggiSilvia Tebaldi. Vuoto centrale
Immaginiamo una foto in bianco e nero, sgranata, contrastata, a luce radente: l’immagine spietata di un destino; semplificando molto, chiamiamola noir.
E poi un'altra foto col grandangolo, con grandi spazi distorti: ha dettagli metallici e di plastica, ultramoderni ma oscuramente familiari, e dettagli vecchissimi, una specie di decadenza prebarbarica. Questa seconda foto, chiamiamola fantascienza.
Ecco: quando sono riuscita a sovrapporre le due foto, l'idea di Vuoto Centrale era lì
Brivido breve: In questura (Cicciobello)
Io non la riconosco, ma mi secca ammetterlo e butto lì un “Maddai! Ciao, come ti va?…” Domanda stupida, se è qui con un occhio nero…
LeggiSteven Campagna. Il popolo degli specchi
Per quanto riguarda il romanzo come genere noir, ho sempre trovato appassionante poter conciliare realtà, misteri con la più genuina delle fantasie. Credo che un libro debba fare sognare, portare la mente oltre i confini della quotidianità, ma sempre nell’ottica di una visione delle cose che non può certamente scappare dal modello di uomo moderno. Leggende, storia e scorci di vita vera credo siano i giusti ingredienti per trasmettere il proprio messaggio ai lettori
LeggiUova al cioccolato amaro
Dopo un pugno di pellicole importanti uscite a marzo, la Pasqua al cinema ha concesso poche vie di fuga e qualche cantonata, anche se non tutte deludenti
LeggiBrivido breve: Meglio o…
Uccidere un uomo è meno difficile di quanto non si creda, farla franca è un po’ più complicato
Leggi002 Tutto il nero di 007
Dietro le quinte di “Mito Bond”
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