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Il cerchio si chiude intorno al Professionista
Un episodio fondamentale nella saga di Chance renard. Nemici vecchi e nuovi si confrontano in un duello che pone il Professionista di fronte a una scelta difficile
LeggiIl telefono senza fili
4 su 5
di Marco Malvaldi
Sellerio, 2014
Massimiliano Nuzzolo
Credo che le vite di Thomas ed Elisa, proprio per il carattere che li contraddistingue, appartengano esclusivamente a loro stessi e stiano in perfetto equilibrio, o disequilibrio se lo si preferisce, tra scelte e vuoti. Thomas è l’uomo “assurdo” senza mezzi termini, privo di “memoria”, di fardello, di background, “liberato” direbbe Albert Camus, ma inevitabilmente incatenato al passato a causa della sua Storia, delle persone che lo circondano e dell’immagine (e del mondo) che queste persone hanno costruito e conservano di e per lui
LeggiSei delitti senza assassino
4 su 5
di Pierre Boileau
Six crimes sans assassin, 1985, Mondadori, 2013
Gianfranco Nerozzi e la "Memoria del sangue"
La ragazza è riversa sul letto, esangue, con le mani legate alla spalliera. Sul comodino, sono allineate decine di provette piene di sangue. Tutto appare pulito e in ordine. L’assassino ha dissanguato la vittima con fredda precisione senza versare una goccia di fuori...
Gianfranco Nerozzi ci parla di sangue, memoria, scrittura e tanto altro in occasione dell'uscita di Memoria del sangue per Mezzotints
Marcello Simoni e il Labirinto
Incontro con il premiato autore di grandi thriller a sfondo storico, in libreria questi giorni con l’ultimo episodio di una apprezzata trilogia
LeggiCosa leggeremo: Officer and Spy
Una lettura intelligente, che richiede senza dubbio passione e attenzione ma che, nel panorama attuale delle proposte in libreria, trovo interessantissima
LeggiCosa leggeremo: 007 SOLO
William Boyd recepisce con umiltà i tratti migliori di Fleming, riproponendo la psicologia “noir” del Bond originale, e vi innesta elementi suoi senza discrepanze
LeggiMarcello Simoni e i monaci senza nome
Intervista all’apprezzato autore di romanzi storici che sta conquistando lettori ogni giorno di più
LeggiIntervista ad Antonino Favara
Per me l’arte è un bisogno, la necessità di tirar fuori un mondo interiore, un turbinio di passioni in fermento. Spesso disegno durante la notte, senza guardare mai l’orologio, in uno spazio e un tempo paralleli alla realtà, un percorso di sfogo delle mie passioni. In questo senso si può parlare di testimonianza di vita. Umberto Saba diceva che “l’arte è sempre una confessione”.
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