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Io & Bond [Special] Skyfall
Cambiare tutto per non cambiare niente? Forse. E forse no. Bond soffre, suda, sanguina. Sbaglia il bersaglio. Eppure, come nei versi di Tennyson che M cita: «è pronto a non cedere mai»
LeggiMarco Proietti Mancini
«Eccola, questa gran mignotta di Roma, eccola, sdraiata nuda e sporca, di fronte a me, eppure, così, sporca, puzzolente, violentata, io mi sdraierei su di lei, io non la violenterei, io ci farei l’Amore e dovessi morire mentre le sto dentro morirei felice».
LeggiIl tempo dell'innocenza
«Oggi il tuo vecchio amico [...] si è sparato in testa. Dopo i fatti dell’86 era rimasto traumatizzato. Aveva abbandonato gli studi senza prendere la maturità. Non lavorava. Se ne stava tutto il giorno sdraiato come una lumaca nella sua stanza, ad ascoltare musica New Age e giocare alla PlayStation.»
Leggi06. Il treno dei desideri
C’è stata un’epoca in cui tutto era possibile, ai bei tempi dell’Orient Express. Treno mitico, a cominciare dal nome. Mitico e misterioso, tanto che anche i grandi scrittori che lo frequentano finiscono per perdersi
LeggiIo & James Bond [02] Dalla Russia con amore
Bond era Bond e anche con una storia così fuori dai canoni riuscì a riprendersi tutto il suo pubblico e, anzi, acquisirne ancora di più
Leggi114. Castle 4: niente di nuovo
Panoramica pseudobiblica sulla quarta stagione della serie appena conclusa, all’insegna del rifiuto più totale di ogni letterarietà
Leggi113. Non violentate chi sputa sulla tomba
Una donna sola nei boschi, una scrittrice che non riesce a completare il suo romanzo, una violenza senza limiti: tutto in attesa dell’uscita italiana di “I Spit on Your Grave”
LeggiAl cinema con Scipione, Caronte, Minosse e tutto il resto
Viaggio in paradiso, Attack the Block, Il dittatore, The Avengers, Dark Shadows
LeggiSpy Story a fumetti. IR$
Una trama fitta in cui si annodano personali vizi e virtù dal protagonista ai suoi antagonisti. Poi il potere, le sparatorie, il sesso, le indagini cementano il tutto
LeggiLa spy story secondo Riccardo Perissich
«Chi si dedica a questo genere è in un certo senso orfano della guerra fredda. Allora tutto era più chiaro e gli attori erano gli stati. Nelle “Regole del gioco” ho tenuto un piede nella guerra fredda e la storia è abbastanza classica, anche se credo che rispecchi la realtà attuale»
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