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Convegno noir a Pechino: Gli autori si presentano
Tanti autori al convegno sulla letteratura noir di Pechino, organizzato dall'Istituto Italiano di Cultura. E come nei casi più classici di trama gialla, gli scrittori si sono trovati tutti nello stesso luogo: ognuno si è presentato esponendo in breve le proprie caratteristiche narrative e di approccio al genere. Ne è seguita una carrellata di opinioni che offriamo al pubblico, per entrare nel pieno clima intimo e famigliare di un convegno tutto da scoprire
LeggiÉ arrivata la Cantini 3. Intervista a Grazia Verasani.
É appena uscito per Kowalski “Di tutti e di nessuno”, l’ultimo romanzo di Grazia Verasani. L’autrice racconta l’empatia provata durante la stesura, il suo rapporto col tempo e con la musica: «Forse perché ho messo le mani su un pianoforte a otto anni e la musica è stata ed è essenziale nella mia vita. Sintesi, ritmo, fluidità, accordi minori e maggiori, la preparazione della strofa, la suspance del refrain… Cerco di mettere tutto questo nelle parole.»
LeggiRoberto Saporito
La fuga è un elemento essenziale nei miei romanzi (in tutti quelli che ho scritto fino a questo momento), è il non fermarsi su posizioni acquisite, il non accettare la vita così come ti hanno sempre detto che deve essere vissuta, ma anche la paura e il non sentirsi adeguati ai ruoli che ti cadono addosso appena nasci
LeggiScorpione in Vergine, intervista ad Angelo Marenzana
«Siamo tutti uguali, credo, perché tutti viviamo le stesse emozioni e le stesse sensazioni. Amore, paura, vergogna, imbarazzo, spavalderia, timidezza… e quant’altro vogliamo aggiungere. A renderci diversi è la percentuale di emozione che cambia in ognuno di noi. Come un composto chimico che nulla ha a che vedere con la chimica.»
LeggiCristina Zagaria. Perché no?
Il mio mestiere è scrivere. Ma anche cercare le storie "per strada", tra la gente. La scrittura e la strada sono il cuore di Perché no
LeggiPazienza pazienzina...
Stizzito si diresse verso la verandina del bar. Una bella granitina fresca al riparo da quel sole killer era esattamente quel che desiderava. Accidenti quanta gente! Tutti accalcati davanti al bancone dei gelati, manco dessero roba regalata. La biondina dal bikini ultra succinto cacciò un urlo acutissimo, dritto nelle sue povere orecchie. Una banda di molesti vecchietti gli passò davanti scippandogli il turno. Fra silenziosi improperi e al culmine del caldo venne il suo turno, peccato che la menta fosse ormai finita
Leggi[26] Spy fiction & “misteri” italiani. Intervista a Simone Sarasso
Centinaia di morti innocenti e centinaia di processi senza nessun colpevole dietro le sbarre: Piazza Fontana, Piazza della Loggia, Italicus, Strage di Bologna… i misteri italiani si assomigliano tutti: nessuna giustizia per le vittime. È stata proprio la voglia di dare nome e volto a un colpevole (un colpevole qualunque, il colpevole assoluto) che mi ha spinto alla costruzione dell’universo della mia “Trilogia Sporca”
LeggiDaniele Statella, la matita di Cornelio
Daniele Statella, nato a Vercelli nel 1972, disegnatore per Star Comics è stato illustratore per Arnoldo Mondadori Editore, può annoverare collaborazioni con Rizzoli rcs, Baldini Castoldi Dalai, Gruppo Hachette. Ha disegnato, tra gli altri, il personaggio Laura Mélies, Diabolik, Nick Raider, L’Insonne, Lady Vampyre. Ma in quest’occasione lo intervistiamo in merito al suo lavoro per la Star Comics, ovvero la realizzazione delle tavole del fumetto Cornelio, sceneggiato da Lucarelli, Smocovich e Di Bernardo, con chine di Marco Fara.
Il suo blog è danielestatella.blogspot.com
Racconto: Criminali si diventa (basta applicarsi)
Queste memorie furono trovate addosso ad un cadavere murato in un pilone di cemento, durante i lavori di ristrutturazione di un palazzo. Sono arrivate integre sino ai giorni nostri grazie alla perspicacia dell’edile, che le riportò alla luce facendone un cappellino per ripararsi dal sole. Esse siano di monito a tutti coloro che vogliono intraprendere la carriera criminale, che non è tutta rose e fiori come comunemente si crede, ma ha anche i suoi lati negativi, come camminare all’indietro per guardarsi le spalle, fare sempre la parte del cattivo nei film sulla mala e non poter uscire di casa durante la latitanza. Tutte cose che alla fine scocciano…
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