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Mogavero e il weird western
Alfredo Mogavero è nato nel 1979 a Salerno, dove tuttora vive. Inizia a scrivere col fantasy, che abbandona presto per spostarsi verso l’horror, il noir e la fantascienza, dove può dare libero sfogo alla sua passione per i B-movies anni ’50, le tematiche ultraterrene e un certo disagio esistenziale mutuato dalla lettura di Bukowski. Nel 2010 pubblica per la collana Eclissi di Edizioni XII la raccolta di racconti Six Shots, di genere weird western, e su quest’opera ci siamo fatti un’interessante chiacchierata
LeggiHanne Wilhelmsen
Dieci anni alla centrale di Oslo, straordinariamente bella, grande personalità e omosessuale...
LeggiImma (Immacolata) Tataranni
Sostituto procuratore di Matera, quarantatre anni, alta uno sputo, faccia di luna piena, tacchi a spillo, capelli rosso mogano o fiamma o carota, o addirittura di "un infido color melanzana", secondo lo schiribizzo giornaliero...
Leggi[73] Piernicola Silvis e Gli anni nascosti
Anni '80 e '90, Italia: per poter attuare con successo un colpo di stato minuziosamente programmato che instaurerebbe nel Paese una dittatura di tipo argentino, un gruppo di potere formato da militari, imprenditori e alte cariche dello stato deve assolutamente entrare in possesso dell'inquietante dossier Ksenofont, il documento che contiene lo sconvolgente segreto che, se svelato, riscriverebbe completamente la Storia d'Italia dalla seconda guerra mondiale in poi
Leggi25. Gazzetta Marziale 6. Il maestro ubriaco
Il film che ha imposto Jackie Chan all’attenzione mondiale, facendolo divenire una star del genere comico-marziale. Arriva in Italia con un colpevole ritardo di vent’anni ed ora viene riproposto in edicola
Leggi[67] Cinquant'anni di Segretissimo
Per un agente segreto tra intrighi, agguati, femmine maliarde cinquanta anni di carriera sono un record
LeggiTre farfalle d'argento di Roberto Santini
Secondo me la storia dà al mystery un fascino particolare, perché sembra permettere una distanza anche emotiva dagli eventi e poi, quasi a tradimento, fa dei personaggi una sorta di fantasmi che tornano. Jung l’ha chiamato “inconscio collettivo”. Andare a ritrovare il passato è come andare a stuzzicare istanze profonde che sono dentro di noi e che sono collegate a qualcosa di affettivo. Uso affettivo, non nel senso di “affettuoso”, ovviamente. È come entrare in un vecchio bar del centro che ha mantenuto gli stessi arredi di cinquant’anni fa: provoca un’emozione strana, anche se allora non ero nato, o ero soltanto un bambino.
Leggi31. Kilgore Trout, il più vero dei falsi autori
Esistono casi in cui le creature letterarie sfuggono al controllo (e al volere) dei propri creatori: Kilgore Trout è il più celebre di questi esempi. Nato come alter ego letterario, vive ormai da anni di vita propria
LeggiIntervista a Guido Leotta, MobyDick editore
Guido Leotta è direttore editoriale di Mobydick fin dal 1985 (anno di uscita del primo numero della rivista “Tratti”). Scrive prosa e poesia, libri per ragazzi e monologhi teatrali. Suona il flauto e il sax nel quintetto bluejazz “Faxtet”, con cui ha appena realizzato l’album “Coffee Break”. Il gruppo, con oltre 400 concerti all’attivo e alcuni tour europei, da anni si dedica all’abbinamento di note e parole e ha realizzato numerose incisioni creando la colonna sonora ai testi di scrittori italiani e stranieri per la voce di attori come Ivano Marescotti, Elena Bucci, Ferruccio Filipazzi …
LeggiMary Lang
Mary Lang, diciassette anni, liberata da una condanna all'impiccagione per furto con scasso, diventa una agente di investigazione per indagare su alcuni traffici di contrabbando nella Londra della seconda metà dell'Ottocento...
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