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Parker dietro le sbarre
Un preziosissimo romanzo di un maestro del genere arriva in edicola, con un “padrino” d’eccezione che abbiamo subito intervistato: Andrea Carlo Cappi
Leggi93. La vita segreta di Gesù
Con l’approssimarsi del Natale, ecco una storia avventurosa alla rocambolesca - e falsa - scoperta di un documento incredibile, testimone degli anni perduti di Gesù
LeggiA Oracabessa nacque James Bond
Ian Lancaster Fleming dopo pranzo, dormiva almeno un'ora. Verso le 5 tornava nel soggiorno, rivedeva i fogli riempiti la mattina e poi li chiudeva nell'ultimo cassetto, in basso a sinistra, della vecchia scrivania, lì accanto. Su quel mobile massiccio, a tapparella, cinque anni prima l'agente 007 era uscito per la prima volta dalla sua fantasia
LeggiSolo Bollinger per 007
Breve cronistoria dello Champagne Bollinger nei 35 anni trascorsi tra le mani di James Bond e delle sue innumerevoli e affascinanti Bond-girl
LeggiSesso talare: peccato o crimine?
Inchiesta sui segreti ecclesiastici
“L’ordinaria follia è quella della Chiesa che pensa sia possibile limitare la sfera della sessualità. I preti sono vittime prima di essere aguzzini.”
71. New Police Story
Il coraggioso ciclo di Rai4 presenta oggi, in chiaro e in prima serata, un film duro e spietato che rielabora uno stile nato negli anni Ottanta
Leggi“I santi di Satana”, intervista a Luigi Spagnol
«Il corpo mummificato di Alhazred fu trovato una decina di anni fa nel deserto vicino allo ziggurat rovesciato dove avete avuto quella spiacevole esperienza. La salma aveva un gran numero di mutilazioni. Certamente si trattò di un omicidio rituale, di un sacrificio umano».
La citazione è tratta dal libro “I santi di Satana” (Piemme, 2011) e questo è uno dei misteri in cui incappa Alvise Prosdocimi, eminente studioso di Storia delle religioni, giunto a Sana’a per alcune ricerche sulla regina di Saba, e qui storia e avventura si mescolano sapientemente in un suggestivo affresco di vicende e paesaggi. Con sé porta una madre, la classica mater rompiscatole e impicciona, che dopo un incidente, viene ritrovata in uno stato confusionale alquanto strano dato che parla in una lingua incomprensibile.
Torre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...
Il Manuale della Spia Reloaded
A quasi dieci anni dalla sua prima apparizione, torna la rubrica di approfondimento spionistico-letterario curata da Stephen Gunn
LeggiCristiana Astori
Le confessioni di Lady Dexter: la donna che traduce i romanzi con protagonista il più celebre serial killer degli ultimi anni
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