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06. Zatoichi diventa donna
Dopo quasi trenta film, svariati telefilm, un remake statunitense e uno “à la Kitano”, il mito di Zatoichi travalica i confini del sesso: ha già fatto il giro del mondo il film "Ichi", dove il personaggio veste panni femminili!
LeggiIntervista a Giulio Mozzi
... pensarci 14 volte prima di inviare a qualcuno un manoscritto e ricordarsi che, se viene dato un rifiuto, non è perché gli editori sono cattivi, ma probabilmente perché quello che è stato scritto non è bello. Ciò significa affrontare qualunque cosa con una prospettiva che ammetta il fallimento: è possibile scrivere e fallire
LeggiQuesto è un uomo
3 su 5
di Davide Camarrone
Sellerio, 2009
08. Blood and Bone: un ritorno alle origini
Negli USA esce in home video un film che strizza l’occhio ai grandi classici del “gongfupian” statunitense: un giro di combattimenti clandestini e un attore marziale in stato di grazia... c’è bisogno d’altro?
LeggiRepetita e Corpi Estranei ad Alessandria
Il 29 novembre Luca Giudici ha presentato ad Alessandria, alla Libreria Fissore, le opere prime di Marilù Oliva e Paola Ronco. L'evento si è svolto in una libreria affollata, con la partecipazione di scrittori come Angelo Marenzana, Danilo Arona, che hanno deliziato il pubblico coi loro dotti interventi, Claudia Salvatori, Maria Teresa Valle e Roberto Saporito
Leggi07. La caduta della casa degli Sloan
La pentalogia di "Kickboxer" racconta la saga della sfortunata famiglia degli Sloan: cinque film in cui i vari Sloan vincono le sfide sul ring ma perdono quelle nella vita
Leggi06. Chi ha incastrato Ho Yuanjia?
Un leggendario maestro di arti marziali morto in circostanze misteriose, un lottatore che nella sua carriera ha battuto campioni di ogni nazionalità e stile: poteva il cinema marziale ignorare un eroe simile?
LeggiLa tendenza thriller del noir italiano: Sarasso, Genna, De Cataldo e l'Underworld di James Ellroy
In appendice a Confine di stato Simone Sarasso mette una lunga ed elaborata lista di ringraziamenti e indebitamenti nella quale compaiono il nome di Giuseppe Genna e quello dell’immancabile maestro americano. Partendo da questo riconoscimento del giovane autore proviamo a tracciare i confini e i caratteri di questo modo di scrivere il noir: la tendenza-thriller del genere
Leggi05. Il nastro bianco, niente di nuovo sotto Bergman
Storia di uno Spettatore che va a vedere speranzoso “Il nastro bianco” di Michael Haneke, forte dell’aver gustato altri suoi due film precedenti, e si ritrova a chiedersi: che fine ha fatto il regista?
LeggiFranz Krauspenhaar e l’inquietudine esistenziale
“L’inquieto vivere segreto” (Transeuropa, 2009) si sostanzia di un surrealismo che mette insieme atmosfere alla Alberto Savinio con un sordo pessimismo di stampo bernhardiano, in una sintesi tutta personale che avvicina il grido disperato del romanzo di Krauspenhaar “Le cose come stanno” (2003) con l’analisi del rapporto padre-figlio di “Era mio padre” (2008) rovesciando il tutto specularmente, tentando così di andare all’osso di quel fenomeno di incubo illusionistico che è spesso la vita
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