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Purtroppo, Shyamalan continua ad avvitarsi su se stesso e, dopo il successo planetario de Il sesto senso e la confinata quotidianità dell'appena sufficiente The Village, non è più stato capace di evolversi e finisce col replicare il solito contenuto in una storia differente, tra spiegazioni psichiatriche al limite della scienza e, mostri, interiori ed esterni nel senso etimologico del termine
LeggiUn gennaio di thriller su Satellite (P-Z)
Ecco il palinsesto che ThrillerMagazine prepara per i propri lettori, con i film dalla P alla Z
LeggiTorre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...
[54] INDIA Ravi Shankar Etteth
Ravi Shankar Etteth, Il male, Siena, Barbera, 2006, “Radio Londra” (ed. or.: The Village of Widows, 2004)
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