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Michele Giuttari, l’uomo che indagò sui Mostri
Michele Giuttari è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto incarichi alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e a Firenze. In questa città ha condotto le indagini sulle stragi di mafia del 1993, realizzate da Cosa Nostra a Firenze, Roma, Milano. Dal 1995 fino al maggio 2003, è stato Capo della squadra mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al Mostro sono stati opera di un gruppo di assassini e in seguito ha proseguito le indagini dirigendo il GIDES (Gruppo Investigativo Delitti Seriali). Sui delitti del Mostro di Firenze ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro ¨Compagni di sangue¨ (Rizzoli 1999), e ¨Il mostro. Anatomia di un’indagine¨ (Rizzoli 2006). E' autore inoltre di ¨Scarabeo¨ (2005), ¨La loggia degli innocenti¨ (2006) e ¨Basilisco¨ (2007)
Leggi2005. 1° classificato
Forse un giorno la gente si chiederà perché, mi darà del mostro, cercherà di non capirmi
LeggiGraziano Braschi
E' prima di tutto un amico, poi un autore toscano, che ha all'attivo un numero considerevoli di romanzi e racconti. Graziano Braschi senza dubbio una voce importante nel panorama della letteratura gialla italiana
LeggiNatale, la festa di tutti
Racconto di Mauro Cortelloni
Ma ecco un volto amico. Il volto più amico che si possa immaginare in questa giornata speciale, si occupa di lei
Leggi2004. 1° classificato
Suoni colorati e boom boom nella testa. Dov’è il mio cuore? Boom boom. Spaccami l’anima. Strappami la lingua. Boom boom
LeggiIl gioco di Andrea Cotti
Al momento l’attività che sento più mia è il cinema. Non a caso è da due anni che sto scrivendo il nuovo romanzo, ma avanzo lentamente perché il cinema mi occupa tempo, energia e testa.
LeggiBrivido breve: Il condominio
Un'idea si accese come un lampo nella testa della signora Emma
LeggiLa stangata
Ambientata nella Chicago degli anni ‘30, questa divertente commedia ricca di intrighi, racconta la storia di due abili imbroglioni che si mettono insieme per combinare una truffa ai danni di un terribile gangster responsabile dell’uccisione di un loro amico
LeggiFrancesco Gallone, Milano è un'arma
"Milano è un'arma puntata alla mia testa.
Milano è un'arma conficcata nel mio cuore. Ho visto ragazze e ragazzi scappare da questa città, illudendosi che felicità e risposte stessero altrove. Io posso impadronirmi di Milano per tenere sotto mira la mia vita. Posso impugnare Milano e infilamela in bocca, e perdermi per sempre tra la Stazione Centrale e il Giambellino, tra le catacombe del metrò e Quarto Oggiaro. Oppure posso disinnescare Milano e provare a viverla, rendendo innocua l'immensa stanza in cui mi sveglio e mi addormento per sognare il futuro."
Dentro la follia*: Il bufalo di Arriaga
Il giovane Manuel perde l’amico Gregorio, che si suicida con un colpo di pistola alla testa; ripercorre la storia della loro amicizia e cerca di capire perché è finita così. Manuel si muove nella capitale messicana come una cane sciolto, quasi un vagabondo, e cerca consolazione e sesso fra le braccia ora di Tania, un tempo ragazza dello stesso Gregorio, ora di Margarita, sorella dell’amico morto
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