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La ChinaTown italiana: gli effetti dell’immigrazione orientale
“L’italiano che vive all’interno dei quartieri cinesi, la maggior parte delle volte si sente defraudato del proprio territorio e della propria identità.”
LeggiMassimo Soumarè
Intervista con il traduttore e antologista considerato fra i più valenti nella resa in italiano della letteratura contemporanea giapponese
LeggiMiss Moneypenny, classe e levità
In fin dei conti James Bond sinonimo di eleganza, raffinatezza, ironia e mascolinità, ben si “sposa” all’unica donna, che lo ha sempre amato e sognato platonicamente con vero romanticismo. L’unica donna con la quale Bond, sapeva lasciarsi andare con dolci parole e atteggiamenti, senza il pensiero di esser tradito
LeggiAppuntamento a Samaringa
Riedizione in digitale di un'avventura nata quando ancora il Professionista non esisteva
Leggi94. The Unwritten Classics
Per chiudere l’anno in bellezza e come regalo per i lettori di questa rubrica, ecco in esclusiva un testo unico e “pseudobiblico” per la prima volta in italiano
LeggiAlessio Lazzati
Incontro con un attento traduttore specializzato in tutti i colori del thriller, dall’action alla spy story, ma anche ferrato nel campo biografico
LeggiVampire Kisses. Il Coffin Club
3 su 5
di Ellen Schreiber
ReNoir edizioni , 2011
A Oracabessa nacque James Bond
Ian Lancaster Fleming dopo pranzo, dormiva almeno un'ora. Verso le 5 tornava nel soggiorno, rivedeva i fogli riempiti la mattina e poi li chiudeva nell'ultimo cassetto, in basso a sinistra, della vecchia scrivania, lì accanto. Su quel mobile massiccio, a tapparella, cinque anni prima l'agente 007 era uscito per la prima volta dalla sua fantasia
LeggiIl ritorno di Moriarty a fumetti
Il “Napoleone del crimine”, celebre antagonista di Sherlock Holmes, viene omaggiato con una serie a fumetti a lui interamente dedicata, per ora limitata al pubblico anglofono
LeggiAlberto Eva
L’espressione “letteratura di genere” mi provoca una eruzione cutanea. Sinceramente, il concetto ha fatto il suo tempo. Solo chi non lo ha capito, continua imperterrito a produrre la ricordata ribongia. Oggi, gli autori più avvertiti scrivono di giallo per parlar d’altro; ovvero, stendono romanzi che non necessitano di appendici classificatorie, anche se hanno il morto incorporato. Ritengo non piccolo merito del giallo italiano quello di aver fermato su carta, nel suo divenire, la storia del nostro Paese: questa la sua funzione (spesso di supplenza, rispetto all’anemica letteratura tout court),
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