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Pierluigi Porazzi e le ombre
Romanzo che vede entrare Pierluigi Porazzi nella scena letteraria da un porta d’ingresso importante come quella della Marsilio(collana farfalle), “L’ombra del falco” è metafora animale di un predatore umano che terrorizza una cittadina apparentemente tranquilla del friulano. Come la sola ombra del rapace, alto nel cielo, provoca la fuga dei cuccioli o li blocca nel loro spavento di marmo, così un serial killer scardina la serenità dei locali colpendo con un modus operandi che prevede una macabra ritualità: le sue vittime sono ragazze giovani i cui corpi riportano segni di tortura prae-morteme vengono ritrovati teatralmente macabri: la cavità toracica è aperta e gli organi sono stati asportati con perizia chirurgica. L’autore ha risposto alle domande che mi son venute in mente dopo aver letto d’un fiato il suo libro.
LeggiCall of Cthulhu - 02. Il lato oscuro dell’investigatore
L’Inferno di Lovercraft è un terrore profondo, è un oblio privo di forma, ha mille facce e mille sfaccettature, è dal sogno o ancor più dall’incubo che nasce quest’Inferno
LeggiNoir, Mistero e Gialli a Pechino in Video
Un servizio video sull'apertura del Convegno sul noir a Pechino, a cura di Inter Nos Media Communication (media partner dell'evento)
LeggiBiagio Proietti. Tra Giallo, nero e mistero
Biagio Proietti è autore e regista romano. Ha sceneggiato per il cinema, “Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo”, “La morte risale a ieri sera (da “I milanesi ammazzano il sabato” di Giorgio Scerbanenco)”, “The Black Cat” di Lucio Fulci, e “Chewingum” e “Puro cashmere”, che ha anche diretto. Nel ‘70 ha inaugurato la stagione dei grandi gialli televisivi Rai, con “Coralba”, “Un certo Harry Brent”, ”Come un uragano” “Lungo il fiume e sull’acqua”, “Ho incontrato un’ombra”, “La mia vita con Daniela”, L’ultimo aereo per Venezia”, “Philo Vance”,”, e “Dov’è Anna?” (pubblicato anche come romanzo da Rizzoli), record d’ascolto nel ‘76. Sempre per la tv ha sceneggiato “Racconti fantastici” da Edgar Allan Poe, “Madame Bovary”, e due serie di racconti del mistero “Il fascino dell’insolito” e “Il filo e il labirinto”. Nell’80 ha esordito nella regia con “Storia senza parole”(premiato come miglior film Tv 1980 e al Festival di Praga) e da allora è anche regista delle proprie opere, tra le quali “La casa della follia” da Richard Matheson e “Sound” con Peter Fonda. Ha lavorato anche per la radio (ha scritto e diretto “Il lungo addio” e “Aspetterò” da Raymond Chandler e gli originali “Tua per sempre Claudia” e “Così è la vita”) e per il teatro con due pieces dedicate a due mostri della letteratura del mistero: “L’ultimo incubo di Edgar Allan Poe” e “Hammett N. 3241”
LeggiSola in sala per un sole senza sale
Un’umanità varia che si sfiora, senza mai incontrarsi, e personaggi che si confondono tra loro
LeggiMorte sull'isola
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di Stuart Woods
Dark Harbor, 2006, Longanesi, 2008
Nero Italiano: la lacrima di Franco Limardi
Limardi fa uso di un meccanismo narrativo sospeso che crea situazioni di tensione simili a quelle del poliziesco e del thriller
LeggiRecensioni: Il Papero da Vinci
Il Papero da Vinci è uno speciale a fumetti dei Supermiti Mondadori, prodotto sull’onda del successo del bestseller di Dan Brown del 2004, che raccoglie quattordici storie che hanno per protagonisti i personaggi dalla banda Disney
LeggiRacconto: Ma tu, ci credi alle favole?
Un racconto comico di Mario Spezi, l'autore di Un inviato in galera e Dolci colline di sangue (quest'ultimo scritto insieme a Douglas Preston), già pubblicato sull'antologia “Delitti per ridere” (2001). Allora ce lo ricordavamo collocato nella categoria “esilarante”: lo è ancora
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