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La fattoria degli animali umani
Edito da Fernandel per la collana Illustorie, Factory - Libro secondo, disegnato da Michele Petrucci e sceneggiato da Gianluca Morozzi fa ripiombare il lettore nelle atmosfere pulp-surreali già incontrate nel Libro primo. Parte dei personaggi è ancora lì, reclusa della fabbrica abbandonata, in balìa del non-senso di una situazione senza motivo e senza speranza. Ma compare anche un nuovo personaggio, l’artista concettuale Dorian D., che passa dalle stelle del palcoscenico alle stalle meschine della nuova prigione, mentre il male è in agguato sotto le sembianze della Donna col martello, dell’Uomo cane e di altri reietti personaggi.
http://factor-y.blogspot.com/
Gianluca Morozzi si è prestato a rispondere alle nostre domande
Cristina Zagaria. Perché no?
Il mio mestiere è scrivere. Ma anche cercare le storie "per strada", tra la gente. La scrittura e la strada sono il cuore di Perché no
LeggiSangue del mio sangue
"Ci può essere un altro modo di raccontare la Sicilia? Io credo di sì. Soprattutto credo che sia interessante soffermarsi sulla cultura dell'illegalità, che è un fenomeno più ampio di quello mafioso. Anzi, la mafia ne rappresenta solo un aspetto"
LeggiRacconto: Tutto legale, perfettamente legale
Per noi il cliente è sempre il signor Bianchi e io sono per lei il signor Rossi. L’organizzazione è l’azienda e il lavoro da fare è IL SUO PROBLEMA, le è ben chiaro? Non vorrei dover tornare su questo. La nostra azienda opera con criteri di evidenza ed è tutto legale
Leggi07. Necronomicon
È il più famoso, discusso, studiato e controverso degli pseudobiblia: da quando apparve dalla penna di Lovecraft, il Necronomicon non ha mai smesso di far discutere. Si è detto di tutto su questo testo, e tutto si continuerà a dire, ma forse la parte su cui meno si pone l’accento è quella più stuzzicante: è il grande gioco degli pseudobiblia
Leggi026 Il 18° Vampiro
Come probabilmente avrebbe detto Raymond Chandler: “Con i vampiri non è mai finita. Il modo di dire loro addio non è stato ancora inventato"
Leggi05. Il Re in Giallo
Un libro che fa impazzire chi lo legga, un’intuizione che rivoluziona il concetto stesso di pseudobiblia e ne riscrive i dettami, una fonte d’ispirazione per autori successivi come H.P. Lovecraft: tutto questo è Il Re in Giallo, la scintilla che dà fuoco alla letteratura fantastica del Novecento.
Leggi019 Contaminazioni, ibridizzazioni, noir dark SF e altro
Incontro con Dario Tonani
Leggi018 The International... Montecristo
Se sali sul ring non pensare che il tuo avversario vada a casa al primo pugno. Si è allenato a prenderle. Fallo anche tu
LeggiRoberto Recchioni. Ucciderò ancora Billy the Kid
“Ucciderò ancora Billy the Kid” è un fumetto di contaminazioni horror-cowboy creato da Roberto Recchioni (sceneggiatore e inchiostratore di due episodi) e disegnato da matite illustri del panorama italiano: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera, Cristiano Cucina, con le copertine di Massimo Carnevale.
Edizioni BD ha puntato nuovamente su questa icona del west, lo sceriffo Pat Garrett, insieme ad un altro intramontabile, Billy the kid, già deceduto proprio per mano di Garrett ed ora riapparso attraverso l’escamotage del “pelleossa”: il pelleossa è uno zombie, una creatura del regno dei morti che cammina tra cowboys e indiani, famelico, vampiresco (con un suo morso qualsiasi umano diventa pelleossa), più imperfetto di quanto lo fosse stato da vivo. Billy the kid è un pelleossa atipico perché mantiene la sua capacità di controllo delle situazioni e prosegue la sua lotta contro Garrett.
Dentro a questa sfida si staglia l’immagine bellissima e corposa di Charlotte, l’anello tra l’amore e la morte, la donna che, coi suoi baci alla francese, induce gli uomini a violenze, tenerezze e giuramenti