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12. Pugni in gabbia: il genere "marzial carcerario"
Quattro titoli statunitensi per gettare uno sguardo su cosa succede quando le star marziali... finiscono in carcere!
LeggiAlessia dei rabdomanti
Alessia Polli e il suo lavoro di editor, le magie e le tecniche della professione ma anche gli incontri fondanti: «Quando ho iniziato a lavorare per la narrativa italiana, leggendo pile di manoscritti per Fazi, sapevo che quello era esattamente ciò che avrei voluto fare, a patto però di allenare il corpo e la mente con metodo e scrupolosità: Manuela La Ferla mi ha insegnato la disciplina, Simone Caltabellota a canalizzare l’energia, Massimiliano Governi la piena convergenza, dunque a ragionare con la pancia e a sentire con la testa»
Leggi10. Gary Daniels e il Natale di fuoco
Con l’avvicinarsi del Natale si vuole cogliere l’occasione per parlare di uno dei rarissimi film di arti marziali che trattano questo tema (forse l’unico, ma non abbiamo la presunzione di conoscere “tutti” i film di questo genere!)
LeggiOrchidee nere
4 su 5
di Rex Stout
Black Orchids-Cordially Invited to Meet Death, 1942, Mondadori, 2009
La tendenza thriller del noir italiano: Sarasso, Genna, De Cataldo e l'Underworld di James Ellroy
In appendice a Confine di stato Simone Sarasso mette una lunga ed elaborata lista di ringraziamenti e indebitamenti nella quale compaiono il nome di Giuseppe Genna e quello dell’immancabile maestro americano. Partendo da questo riconoscimento del giovane autore proviamo a tracciare i confini e i caratteri di questo modo di scrivere il noir: la tendenza-thriller del genere
Leggi046 Action Writer o Post Noir?
Scrivevo storie di spionaggio, nere, d’avventura e- ai tempi- molta cronaca sportiva legata agli sport del ring. Un collega si definiva ‘sport writer’, perciò decisi che, essendo l’azione una parte integrante del mio modo di raccontare, quell’ ‘action writer’ mi si addiceva
Leggi03. Diary of the Dead, arrivano i morti vedenti
George A. Romero è nel mezzo di una seconda trilogia zombie con un film che da una parte rappresenta un “riassunto” di tutti i dettami del genere, dall’altra è una tagliente critica alla YouTube Generation: cioè ai “morti vedenti”
LeggiLe avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 5
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua