Ricerca: «quel-treno-da-vienna»
Loriano Macchiavelli. Sulla nascita del poliziesco italiano
L’idea di base era che le storie affondassero nella contemporaneità del nostro mondo, della nostra società. Fino a quel momento molti autori erano costretti a rifarsi a modelli stranieri, firmare con pseudonimo e tentare imitazioni della letteratura anglosassone e francese
LeggiBrivido breve: Il killer sorridente
Era il Killer sorridente (ma, fino a quel momento, questa qualifica la sapeva solo lui)
LeggiPhryne Fisher
Alta, slanciata, caschetto di capelli neri, occhi grigioverdi, vestiti di classe...insomma un'altra detective lady che affascina e risolve casi misteriosi nell'Australia degli anni '20...
LeggiIl treno per la campagna
2 su 5
di Kerry Greenwood
Murder on the Ballarat Train, 1991, Polillo, 2009
Giulio Leoni
Per me non esiste il terrore della pagina bianca, se con questo si intende quel tempo più o meno lungo in cui le idee razzolano vaghe e indistinte, in attesa di precipitare in una qualche forma spendibile. Quello semmai è un periodo di attesa denso di frequentazioni e di incontri, di meravigliose aspettazioni, di sogni e di riconciliazione con il mondo che ci circonda e che per forza di cose abbiamo trascurato nei tempi ossessivi della scrittura.
No, il terrore comincia quando l’idea si è formata, e mi splende davanti con il tragico biancore di Moby Dick. Perché so che da quel momento non ci sarà altro che il tormento della scrittura, ore e ore a cercare di dar forma soddisfacente all’idea che in quel momento mi possiede
Brivido breve: Ciechi per caso
Bendata e con un paio di occhiali scuri scendo dal treno e attraverso l’atrio della stazione
LeggiChe Testa, quel dizionario!
Maurizio Testa è giornalista e scrittore, ideatore e direttore responsabile di quella memorabile esperienza in giallo che fu la rivista “Il Falcone Maltese”. É un fumatore di pipe e sigari, ama il jazz, il blues, la musica classica da camera e, soprattutto, la letteratura gialla. Ha appena pubblicato, per Cooper Edizioni, il “DAG, Dizionario atipico del giallo”, di cui ci dà qualche notizia.
Leggi2008. 2° classificato
Allora ho preso un treno. Era buio. La città però mi hanno detto che ha tante luci
Leggi2007. 2° classificato
Quando quel momento arrivò, si sedette accanto al ragazzo mentre lei esplodeva in un pianto gonfio di dolore e si torceva su se stessa strappandosi i capelli.
– Chiama i carabinieri – le disse senza trovare il coraggio di guardarla negli occhi, – io aspetto qui
L'ultimo pasto
Sono quel che si dice un buongustaio, cioè niente a che fare con l’ingordo – benché qualche moralista dispeptico sostenga che è lo stesso
Leggi