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Alfred Hitchcock. Nodo alla gola
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di Alberto Boschi
Lindau, 2009
Dentro gli Archetipi
Breve viaggio magico insieme ai dodici scrittori-stregoni che hanno realizzato l'antologia Archetipi per la Collana Camera Oscura di Edizioni XII. Tra loro nomi prestigiosi come Daniele Bonfanti e Luigi Acerbi, i due curatori, e il maestro dell'horror Danilo Arona
LeggiIl fuoco non perde mai
"Sotto la superficie" di una vecchia discussione: mischiare i generi letterari è un bene o una catastrofe? Dario Tonani prova a chiarirci le idee
LeggiFranz Krauspenhaar e l’inquietudine esistenziale
“L’inquieto vivere segreto” (Transeuropa, 2009) si sostanzia di un surrealismo che mette insieme atmosfere alla Alberto Savinio con un sordo pessimismo di stampo bernhardiano, in una sintesi tutta personale che avvicina il grido disperato del romanzo di Krauspenhaar “Le cose come stanno” (2003) con l’analisi del rapporto padre-figlio di “Era mio padre” (2008) rovesciando il tutto specularmente, tentando così di andare all’osso di quel fenomeno di incubo illusionistico che è spesso la vita
LeggiPresentazione del libro “Di tutti e di nessuno”, di Grazia Verasani
Convegno noir a Pechino: Toso Fei e la magia veneziana
L’autore ha raccontato le leggende e le storie care alla sua memoria e alla memoria collettiva della sua città, raccolte nel recente I segreti del Canal Grande
LeggiNoir, Mistero e Gialli a Pechino in Video
Un servizio video sull'apertura del Convegno sul noir a Pechino, a cura di Inter Nos Media Communication (media partner dell'evento)
LeggiAlberto, bang!
Ha colpito il bersaglio Al (Alberto) Custerlina, grazie al romanzo Balkan Bang! edito da Perdisa nella collana Walkietalkie, che vedrà presto una ristampa. Un'opera acclamata da critici e recensori, di cui l’autore ci ha raccontato i retroscena, insieme ai prossimi progetti e ad altre personali opinioni sul mestiere di scrivere
LeggiLeonardo Gori. Il Giallo Storico
Credo fermamente che si riesca ad avvincere un lettore quando si racconta una storia “forte”, con una buona motivazione, quale che sia, e soprattutto con la massima sincerità – qualcuno direbbe “onestà intellettuale”. Che sia poi un romanzo ambientato nel Medioevo o nel futuro, credo non abbia alcuna importanza, purché ci sia un motivo perché quella particolare storia è ambientata in quel particolare periodo
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