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Francesco Colombo, Vidocq e l'editoria.
Una chiacchierata con Francesco Colombo, direttore editoriale della nuova collana Vidocq che ha preso il nome dal celebre avventuriero francese e che ha inaugurato in questi giorni con due romanzi, "Mano nera" di Alberto Custerlina e "Il caso del croato morto ucciso" di Luciano Marrocu. Gli ingredienti della collana sono: prezzo contenuto, avventure – spesso seriali – di "guardie" e di "ladri", di "buoni" e di "cattivi", scrittura di qualità.
LeggiUstica: la verità negata
Trent’anni dopo ci sono ancora tessere del mosaico mancanti… trent’anni dopo ancora si lotta per sapere e capire ed intanto 81 persone, 81 vittime innocenti dal quel lontano 27 giugno del 1980, aspettano che il mondo sappia la verità sulla strage di Ustica, sul volo 870 dell’Itavia Airlines, su quello che per tanti anni fu definito come la conseguenza di un cedimento strutturale dell’aereo o di un’esplosione a bordo e non invece un vero e proprio atto di guerra nel cielo sopra l’Italia
LeggiIl segreto del Morbillaio
Danilo Giovanelli è nato a Sassuolo, Modena, nel 1976. Laureato in Ingegneria Informatica, ha scritto alcuni diverse opere: il romanzo L'Enigma dei Bastardi è stato pubblicato da Marchio Giallo Editore nel dicembre 2004, il racconto La Variabile è stato pubblicato nell'antologia NASF1 edita da NuoviAutori.org mentre il racconto Eden è stato pubblicato nell'antologia NASF2. Il racconto Il passato della Terra è stato selezionato nell'ambito del concorso nazionale ApuliaCon 2006, il racconto La bambina Viola è stato pubblicato nell'antologia Europea edita da Incontri Editrice nel 2007. Due vignette dell’autore sono state selezionate ed esposte alla seconda e terza edizione di BilBOlbul - Festival Internazionale di Fumetto, tenutesi rispettivamente a Bologna dal 5 al 9 marzo 2008 e dal 4 all’8 marzo 2009. Altre cadono sparpagliate sul suo blog http://jovignette.blogspot.com.
Lo intervistiamo sul suo ultimo romanzo, Il segreto del Morbillaio, da poco pubblicato con Edizioni XII
Reportage dal Salone del libro di Torino
Salone del libro di Torino 2010: videoriprese veloci tra vecchi e nuovi amici, incontri interessanti con piccoli, medi e grandi editori, pillole video di pochissimi, fugaci minuti con scrittori, presentatori radiofonici, televisivi, musicisti e artisti. Domande letterarie, domande ironiche, a volte impertinenti. Grandi emozioni, profumo di carta, tormento per la lettura e la scrittura: i giorni si sono consumati con la frenesia che contrae il tempo quando si trascorre con passione. In molti ne siamo usciti storditi, sfiniti e sazi. Ecco le interviste, in ordine (più o meno) alfabetico
LeggiCarlo Flamigni
Sono convinto che, oltre a essere nati tutti nella cresta di un’onda e a non sapere dov’è l’orizzonte, ci muoviamo a casaccio a seconda del vento e delle correnti
LeggiAlberto Ibba, Direttore Editoriale di VerdeNero
La riuscita di un libro dipende da milioni di variabili. Dobbiamo subito capire di quale “tipo” di editore stiamo parlando. Non possiamo paragonare le chance di successo di un libro pubblicato da un grande editore piuttosto che da un editore indipendente. Intendo dire lo stesso titolo dello stesso autore. Le capacità d’investimento nella promozione, la presenza in libreria, il riscontro massmediatico, sono tutte variabili fondamentali che prescindono dal “gusto” dei lettori. Non credo affatto che la nascita di un best seller sia il risultato del così detto tam-tam tra i lettori. É una storiella raccontata dai big.
Leggi[67] Cinquant'anni di Segretissimo
Per un agente segreto tra intrighi, agguati, femmine maliarde cinquanta anni di carriera sono un record
LeggiTre farfalle d'argento di Roberto Santini
Secondo me la storia dà al mystery un fascino particolare, perché sembra permettere una distanza anche emotiva dagli eventi e poi, quasi a tradimento, fa dei personaggi una sorta di fantasmi che tornano. Jung l’ha chiamato “inconscio collettivo”. Andare a ritrovare il passato è come andare a stuzzicare istanze profonde che sono dentro di noi e che sono collegate a qualcosa di affettivo. Uso affettivo, non nel senso di “affettuoso”, ovviamente. È come entrare in un vecchio bar del centro che ha mantenuto gli stessi arredi di cinquant’anni fa: provoca un’emozione strana, anche se allora non ero nato, o ero soltanto un bambino.
LeggiSangue e favole, intervista a Roberta Borsani
Roberta Borsani è nata il 28 Giugno 1959 in provincia di Milano, dove risiede con il marito e due figli adolescenti. Insegna lettere nella scuola secondaria superiore. I suoi interessi vertono da sempre sulla psicologia del profondo e la mitologia. Ha pubblicato una raccolta di poesie dal titolo Il rosaio d’inverno e un racconto nell’antologia Lama e Trama. Diversi scritti sull’immaginario sono presenti sul suo blog lafatacentenaria.blogspot.com
LeggiChristian Soddu e il suo lavoro «bellissimo e straniante»
Sono editor della narrativa italiana, e questo significa intervenire a ogni livello del processo di trasformazione che dal manoscritto porta al libro stampato. Ma non solo. Quando suona la campanella nella testa, e ci si convince che la risma di carta che si sta sfogliando contiene una storia interessante, si avvia un ingranaggio che prevede confronti interni alla casa editrice, l’approvazione del progetto da parte dell’editore, consultazioni con l’autore, decisioni circa la collocazione ideale del libro nel calendario delle uscite, e un lavoro di editing sul testo che, per quanto mi riguarda, è la parte piú entusiasmante del lavoro
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