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Barbara Baraldi. Un “fuoco” chiamato scrittura
Investo molto tempo nella creazione dei dialoghi. Credo siano fondamentali per dare realismo alle vicende, e mi piace utilizzarli per dare ritmo alla narrazione. Il dialogo è il ring dove emergono i caratteri dei protagonisti, i contrasti o le affinità: uno scontro verbale può creare più tensione che un confronto fisico
LeggiEmiliano Gucci. Un'inquilina particolare
"Non mi preoccupo di definire, etichettare quello che scrivo, e neppure quello che leggo. Non mi interessa. Credo che spesso il genere possa diventare un vincolo, una limitazione, e non vedo perché dovrei lasciarmi inibire da una definizione"
LeggiCavalleria rusticana
Storia d'amore e di sangue in Sicilia
LeggiJosè e Carmen
Storia d'amore e di sangue ambientata a Siviglia
LeggiSamuele Galassi, Tornerai ogni mattina
Una storia d'amore e odio
LeggiIl gioco dell'amore e della morte
4 su 5
a cura di Harlan Coben
Death Do Us Part, 2006, Piemme, 2008
Karl Iagnemma. Una visione analitica dell'amore
Intervista a un giovane ingegnere americano, ricercatore e scrittore.
LeggiSimone Sarasso
Credo che il mio interesse per la narrativa c’entri parecchio con la mia famiglia, in particolare con mio padre e mio nonno paterno. Erano entrambi incredibili affabulatori: le favole con cui sono cresciuto sono incredibili miscugli di realtà e finzione. I miei romanzi, in un certo senso, sono la versione 2.0 di quelle storie
LeggiMassimo Mongai
Non credo esistano film d’autore o commerciali ma solo bei film o brutti film; e di tanto in tanto una bella cazzattona per mettersi in pari con la troppa cultura e la troppa sensibilità umana e artistica ci sta bene; anzi, ci sta benissimo
LeggiArrivederci amore, ciao
4 su 5
di Massimo Carlotto
E/O, 2006