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Barbara Baraldi. Un “fuoco” chiamato scrittura
Investo molto tempo nella creazione dei dialoghi. Credo siano fondamentali per dare realismo alle vicende, e mi piace utilizzarli per dare ritmo alla narrazione. Il dialogo è il ring dove emergono i caratteri dei protagonisti, i contrasti o le affinità: uno scontro verbale può creare più tensione che un confronto fisico
LeggiAssassinio nella cattedrale di Ildebrando Pizzetti
L’Arcivescovo invita i fedeli a meditare sul mistero della Natività. Conclude la predica, sostenendo che il vero martire cristiano è colui che, non per volere proprio, ma come segno della volontà di Dio affronta e accetta anche il martirio
LeggiDentro la follia*: Il bufalo di Arriaga
Il giovane Manuel perde l’amico Gregorio, che si suicida con un colpo di pistola alla testa; ripercorre la storia della loro amicizia e cerca di capire perché è finita così. Manuel si muove nella capitale messicana come una cane sciolto, quasi un vagabondo, e cerca consolazione e sesso fra le braccia ora di Tania, un tempo ragazza dello stesso Gregorio, ora di Margarita, sorella dell’amico morto
LeggiSlipstream - Nella mente oscura di H.
2 su 5
Slipstream , Usa, 2007, Thriller
di Anthony Hopkins con Anthony Hopkins (Felix Bonhoeffer), Stella Arroyave (Gina), Lisa Pepper (Tracy), Lana Antonova (Lily), Jennifer Anne (Franklin Shelly), Monica Garcia (Monica), Gavin Grazer (Gavin), Christopher Lawford (Lars), John Littlefield (Burt)
Racconto: Rendez-vous
“La prefazione di un libro potrebbe essere chiamata il parafulmine”. È un aforisma di George Christof Lichtenberg (1742-1799). Per questo insolito racconto di Santini proprio servirebbe... ma non si può. Ci rifugiamo allora nella postfazione, che può benissimo fare la funzione di parafulmine.
Ma voi, ora, non saltate il racconto. Scorretela sta' post soltanto dopo averlo fatto con l'ultima frase. A poi...
Marpalò e l'assassinio della città murata
3 su 5
di Luisa Conz
Robin, 2007
Racconto: Ma tu, ci credi alle favole?
Un racconto comico di Mario Spezi, l'autore di Un inviato in galera e Dolci colline di sangue (quest'ultimo scritto insieme a Douglas Preston), già pubblicato sull'antologia “Delitti per ridere” (2001). Allora ce lo ricordavamo collocato nella categoria “esilarante”: lo è ancora
LeggiNicola Verde. Un'altra verità
Giovedì 24 gennaio è venuto a Pistoia, ospite della trasmissione curata dall’associazione Giallo Pistoia per TVL, Nicola Verde, scrittore di origini campane (è nato in provincia di Caserta nel 1951), sardo negli affetti e romano di adozione. Non è una precisazione inutile perché le sue tre “anime” e i relativi dialetti sono presenti nelle sue opere. Nella sua gavetta, che, come gli piace dire, è stata lunga quanto per altri è lunga una carriera, ha scritto di tutto, ottenendo importanti riconoscimenti nel fantastico e nella fantascienza. Per poi approdare, con grande fortuna, al giallo. Ci promette che tornerà dalle nostre parti a giugno, in occasione della seconda edizione della manifestazione Serravalle noir. Ne approfitto per farmi rilasciare un’intervista
LeggiIo sono nebbia
Racconto di Barbara Balbiano
“Capiremo tutto in quell’ ultimo passaggio
in cui perdere la vita apparirà così impossibile che
- a dispetto di ogni speculazione filosofica –
il senso dell'esistenza si svelerà nella sua eterna semplicità.
(Rossella Pastorino)”
[34] Donne, nebbie, crimini e avvocati
Stavolta facciamo una cosa un po’ diversa nella nostra rubrica: facciamo un bilancio di fine anno su quattro diverse serie poliziesche che sono da poco terminate sui nostri schermi e che illustrano in modo quasi didascalico le manchevolezze della nostra tv, in questo caso in misura maggiore della Rai
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