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Intervista a Lia Volpatti sul Premio Scerbanenco
Per gli esclusi il sistema di votazione non potrà mai essere giusto... Per quanto riguarda le scelte della Giuria Letteraria, i requisiti richiesti sono i soliti. Appartenenza al genere, prima di tutto (e anche qui si potrebbe aprire una discussione perché c'è un po' di confusione sulla vera connotazione del genere)... qualità della scrittura, sostenibilità e credibilità della trama, ecc. Io sono rigorosa sul genere. Il noir in teoria è una situazione psicologica. Il noir non è il tossico che col motorino va al parco Lambro ad accoltellare il pusher... NOOOO. Il noir dei grandi maestri (Jim Thompson, Highsmith, Woolrich, ecc.) si addentra nella disperazione, nella solitudine dell'individuo ... il noir esplora l'area dell'ambivalenza tra il bene e il male. E non ricerca effettacci.
LeggiL'uomo che fu Shakespeare 1. I romanzi
Approfittando di questa giornata in cui, in Italia, si parla di Shakespeare da più fronti, anche ThrillerMagazine dice la sua iniziando una serie di approfondimenti dalle mille sorprese
LeggiMorland. Tabacco turco per James Bond
Ian Fleming amava personalizzarle con un sottile cerchio d'oro, simbolo del suo grado nella Marina britannica
LeggiLa kryptonite nella borsa
3 su 5
Italia, 2011, Commedia
di Ivan Cotroneo con Valeria Golino (Rosaria), Cristiana (Capotondi Titina), Luca Zingaretti (Antonio), Libero De Rienzo (Salvatore), Luigi Catani (Peppino), Vincenzo Nemolato Gennaro, Monica Nappo (Assunta), Massimiliano Gallo (Arturo), Lucia Ragni (Carmela)
Alfredo Colitto
Incontro con un autore di talento specializzato, fra l’altro, nella traduzione di thriller mozzafiato
LeggiRoberto Costantini
In un bel thriller non basta una trama ben articolata con la sfida intellettuale al lettore ad indovinare l’assassino, come in Agatha Christie. Il lettore vuole emozioni forti, e quelle le possono solo dare i personaggi, in Tu sei il Male sono tutti sia buoni che cattivi, a cominciare dal serial killer e dal commissario Balistreri.
LeggiDexter, l’assassino seriale preferito della televisione.
“Nella mia vita non ci sono segreti... solo verità nascoste...” (Dexter Morgan)
LeggiAndrea Carlo Cappi
Da James Bond a Diabolik, nessuno dei colori del giallo e del thriller è sfuggito alla penna di Cappi: sia nella creazione che nella traduzione
LeggiI materiali del killer
5 su 5
di Gianni Biondillo
Guanda , 2011
Torre di controllo di Giuseppe Foderaro
Ecco cosa dice di sé Giuseppe Foderaro: "Da calabrese anomalo quale sono, odio il sole e tutti i suoi derivati. Odio l'estate più di Bruno Martino. Odio persino l'estate di San Martino. Finché ho potuto – e lo faccio tutt'ora, nei limiti del possibile – ho sempre trascorso le vacanze e i miei periodi sabbatici a Londra, che mi ha sempre garantito arabeschi di nuvole di pregiata fattura. Londra è il mio rifugio, la mia culla, la mia più grande fonte di ispirazione. Ed è pure l'unico rimpianto che ho, se avessi anche solo dieci anni in meno andrei a vivere lì. Riguardo a New York... be', ti rispondo citando un altro occhialuto: “Adorava New York. La idolatrava smisuratamente […] per lui era una metafora della decadenza della cultura contemporanea” (Manhattan, di Woody Allen, N.d.A.). Nella Grande Mela ci vado ogni anno, è energia allo stato puro, il centro del mondo... nonché il miglior posto dove andare a mangiare cheeseburger giganti e ascoltare jazz: due mie passioni. Ecco, lì ti senti davvero invulnerabile. Nell'East Village ci viveva Howard, il mio migliore amico, scomparso improvvisamente a ottobre 2010. A lui ho dedicato Torre di controllo".
E proprio su "Torre di controllo" è calibrato il nostro bugiardino...