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Pentamerone barbaricino
Un paesino della Barbagia è il sottofondo per la messa in atto di una rapina, ma, come spesso succede nella vita, l’imprevisto e l’imbroglio sconquassano i piani. Un fuoco incrociato, un fiume di sangue, e dentro la banca si ritrovano in quattro: i rapinatori Tinteri e Cadena, un imbelle impiegato e una distinta dottoressa. Passano le ore e, mentre il mondo esterno si dimostra sempre più indifferente al fatto, nei cinque giorni di “assedio” i protagonisti si confessano: i “banditi” narrano di pastorizia, faide e sangue, la donna di mistero e satanismi.
Leggi101 modi per diventare bella, milionaria e stronza
Volete una vita appagante e piena di sorprese? Eliselle, scrittrice nata a Modena ha la soluzione giusta, ma per saperne di più leggete la nostra intervista. Lei è laureata in Storia Medievale e lavora come libraia. Ha al suo attivo i romanzi Laureande sull’orlo di una crisi di nervi, Nel paese delle ragazze suicide, Ecstasy love, Fidanzato in affitto e Le avventure di una Kitty addicted. Ha scritto il romanzo storico Francigena – Novellario a.D. 1107 con Sorrentino e Covili, firmandolo col suo nome e cognome. Collabora con diverse riviste online e cartacee su libri e cultura. I suoi siti personali sono www.eliselle.com e il portale di attualità www.delirio.net
LeggiLa battuta perfetta: intervista a Carlo D’Amicis
La battuta perfetta (Minimum fax, 2010, pp. 364, euro 15) affronta il portato rivoluzionario e devastante della televisione sugli ultimi cinquant’anni del Novecento. Una metamorfosi che il paese ha subìto – e accettato – col beneplacito di un perbenismo ipocrita, esaltandola attraverso la metafora del piacere inteso come verbo. Un’ansia di piacere che, al di là degli aneliti tragici e fatui dei protagonisti, rivela tutto il dramma e la vuotezza di un paese che ha fatto del piccolo schermo, e del business che gli ruota attorno, il vero grande perno educativo della società. Ne abbiamo parlato con l’autore, Carlo D’Amicis, nato nel 1964. Collabora col programma Fahrenheit della terza rete radiofonica della Rai. Ha pubblicato i romanzi Piccolo Venerdì (Transeuropa, 1996), Il ferroviere e il golden gol (Transeuropa, 1998), Ho visto un re (Limina, 1999), Amor Tavor (Pequod, 2003), Escluso il cane (Minimum Fax, 2006; Gallimard 2009), La guerra dei cafoni (Minimum Fax, 2008) e il racconto lungo Maledetto nei secoli dei secoli l’amore (Manni, 2008) e La battuta perfetta (Minimum fax, 2010).
LeggiFiume pagano
“Fiume pagano” (Edizioni Historica) è un libro che non esisterebbe se l’editore – il giovane, preparato e acutissimo Francesco Giubilei – non l’avesse proposto a Laura Costantini e Loredana Falcone, scrittrici consolidate anche nella formula a quattro mani. Giubilei voleva un romanzo che vertesse su Roma, sul mistero, su antichi riti e su ossessioni moderne. Le autrici hanno preso gli ingredienti, si sono messe nella cucina di Lory, hanno miscelato con una buona dose di farro, sale grosso e acqua di fiume. Hannp impastato, lavorato, lasciato lievitare e questo è il risultato: una trama avvincente, ricca di riferimenti storici che si dipana attorno alle morti misteriose di barboni ripescati dal Tevere in tuniche bianche e marchiati sul torace. Prima di essere uccisi sono stati ubriacati con l’assenzio ed è stata fatta loro mangiare la mola salsa, una sorta di ostia pagana. Come questi cadaveri si rapportino ad antichi riti sacrificali collegati col culto della dea Vesta, verrà scoperto a tempo debito mentre i personaggi si muoveranno sciolti lungo le pagine, ognuno calato nella sua parte.
LeggiIntervista a Pietro Meneghelli
Pietro Meneghelli è nato a Mirano, nella provincia di Venezia. Cresciuto a Roma, ha seguito un percorso di studi in filologia inglese; è stato lettore di italiano a Dublino. Autore di due libri sulla narrativa irlandese e curatore di varie versioni di grandi classici d'espressione inglese, come “Moby Dick” di Melville, ha tenuto corsi universitari e collaborato a riviste di studi letterari. Dopo “La Croce celtica”, che risale a una decina di anni fa, ha appena presentato il suo secondo romanzo, “L'uva aspra del Toni”, uscito per Robin Edizioni.
LeggiPiedi nudi. Calcio e sesso, scopate e pallonate
Carlo Petrini, uno dei più noti calciatori degli anni Settanta, dopo Nel fango del dio pallone (2000), Il calciatore suicidato La morte senza verità del centrocampista Donato Bergamini (2001), I pallonari Zone grigie, fondi neri e luci rosse: vent’anni di calcio all’italiana (2003), Senza maglia e senza bandiera Storie pallonare di ieri e di oggi (2004), Scudetti dopati La Juventus 1994-98: flebo e trofei (2005), Le corna del Diavolo. Il Milan di Berlusconi (2006), Calcio nei coglioni Porcate, imbrogli e fregnacce: cronache pallonare senza censura (2007), tutti pubblicati dalla Kaos Edizioni, torna ad affrontare in "Piedi nudi. Calcio e sesso, scopate e pallonate" (pag.196, 18€, Kaos Edizioni).
LeggiDumplings/MingMing
Quando il cuore rivelatore della realtà è nella lingua.
LeggiAvvocato del diavolo?
“Difendo il presunto colpevole proprio perché è presunto… poi se dalla lettura degli atti si accerta la sua colpevolezza sono comunque obbligato a garantire la congruità della risposta penale.”
LeggiPieter Aspe
Un personaggio assolutamente ligio al dovere e senza difetti o vizi ritengo non sia interessante. Le debolezze di Van In fanno sì che non sembri un personaggio puramente romanzesco, ma una persona che potrebbe esistere realmente, anche perchè è un po' come tutti noi: proviene dalla classe operaia, ha faticato per diventare commissario e ha vissuto la rivoluzione culturale degli anni Sessanta. E poi Van In in tutto ciò mi assomiglia, quindi tutto sommato potrebbe essere reale, anch'io fino a qualche anno fa ero così anticonformista
LeggiSalina, la sabbia che resta
Abbiamo sentito Giacomo Cacciatore, Raffaella Catalano e Gery Palazzotto, autori di "Salina, la sabbia che resta", giallo ironico ambientato sull'isola delle Eolie. Loro, da squadra affiatata, ci hanno risposto con una voce sola.
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