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Un café con thriller
Giuseppe Pastore, nato ad Avellino, classe 1979, ingegnere in elettronica, ha scelto da anni la scrittura come suo spazio d’elezione: ha raccolto numerosi risultati in premi letterari, ha scritto racconti per antologie e riviste ha pubblicato per Edizioni XII uno studio a quattro mani, insieme a Stefano Valbonesi, “In due si uccide meglio” dedicato al fenomeno delle coppie di serial killer. Di serial killer si è occupato anche per il portale Latelanera.com, come responsabile della relativa sezione. Dal 2008 gestisce ThrillerCafé, uno tra i più frequentati siti tematici dedicati alla narrativa thriller/gialla e true crime.
LeggiIntervista a Pietro Meneghelli
Pietro Meneghelli è nato a Mirano, nella provincia di Venezia. Cresciuto a Roma, ha seguito un percorso di studi in filologia inglese; è stato lettore di italiano a Dublino. Autore di due libri sulla narrativa irlandese e curatore di varie versioni di grandi classici d'espressione inglese, come “Moby Dick” di Melville, ha tenuto corsi universitari e collaborato a riviste di studi letterari. Dopo “La Croce celtica”, che risale a una decina di anni fa, ha appena presentato il suo secondo romanzo, “L'uva aspra del Toni”, uscito per Robin Edizioni.
Leggi[28] I segreti del dossier Ksenofont. Intervista a Piernicola Silvis
Piernicola Silvis ci parla del romanzo "Gli anni nascosti", di intriganti ipotesi spionistico/politiche e della sua produzione narrativa
LeggiChristian Soddu e il suo lavoro «bellissimo e straniante»
Sono editor della narrativa italiana, e questo significa intervenire a ogni livello del processo di trasformazione che dal manoscritto porta al libro stampato. Ma non solo. Quando suona la campanella nella testa, e ci si convince che la risma di carta che si sta sfogliando contiene una storia interessante, si avvia un ingranaggio che prevede confronti interni alla casa editrice, l’approvazione del progetto da parte dell’editore, consultazioni con l’autore, decisioni circa la collocazione ideale del libro nel calendario delle uscite, e un lavoro di editing sul testo che, per quanto mi riguarda, è la parte piú entusiasmante del lavoro
LeggiRoma Noir 2010: Narrativa di genere, New Italian Epic o Post-Noir?
Convegno e premiazione a Roma presso la Facoltà di Scienze Umanistiche de La Sapienza
LeggiAlessia dei rabdomanti
Alessia Polli e il suo lavoro di editor, le magie e le tecniche della professione ma anche gli incontri fondanti: «Quando ho iniziato a lavorare per la narrativa italiana, leggendo pile di manoscritti per Fazi, sapevo che quello era esattamente ciò che avrei voluto fare, a patto però di allenare il corpo e la mente con metodo e scrupolosità: Manuela La Ferla mi ha insegnato la disciplina, Simone Caltabellota a canalizzare l’energia, Massimiliano Governi la piena convergenza, dunque a ragionare con la pancia e a sentire con la testa»
Leggi038 Spy Story
Riprendiamo le nostre conversazioni sulla narrativa pulp affrontando un breve ciclo di articoli sulla spy story, genere particolarmente variegato e in evoluzione che oggi parla molto italiano
LeggiElisabetta Bucciarelli. Io ti perdono
Il nome di Elisabetta Bucciarelli è legato alla scrittura. Un legame intenso che contempla la narrativa, la saggistica, il teatro, la televisione e il cinema. La sua sceneggiatura Amati Matti ha partecipato alla 53° Biennale del Cinema di Venezia, l’ultima di Gillo Pontecorvo, ottenendo una menzione della giuria. Ha pubblicato i saggi Io sono quello che scrivo; la scrittura come atto terapeutico, Le professioni della scrittura e una serie di racconti distribuiti tra quotidiani e antologie. É anche giornalista freelance e docente presso laboratori di scrittura. Nel 2005 ha pubblicato il romanzo Happy hour, nel 2007 Dalla parte del torto, entrambi editi da Mursia e nel 2008 è uscita per Babelesuite di PerdisaPop con Femmina De Luxe. La intervistiamo sul suo ultimissimo lavoro, Io ti perdono, edito da Kowalski, in cui Maria Dolores Vergani viene contattata, in qualità di psicologa, da don Paolo, un parroco di un paesino valdostano. Il prete le chiede di sostenere la madre di una bambina scomparsa nel bosco. A questo mistero si affianca quello che la Vergani deve risolvere nel suo territorio: in un’area industriale dismessa vengono trovati i resti di una donna. Va infine aggiunta la losca figura di un tal Trinciacapelli, uno squilibrato che agisce nell’ombra inquietando la città di Milano
LeggiGli eroi di Segretissimo. Nick Carter
N3 Sterminio per gli intimi, è forse il personaggio che maggiormente presenta legami con la tradizione narrativa d’intrattenimento dei tempi passati
Leggi“Milano calibro 9” e il cinema di Fernando Di Leo
Il linguaggio eccellente, il ritmo, la tecnica narrativa e i personaggi a tutto tondo rendono Milano calibro 9 un’opera certamente interessante, forse la migliore dell’intera produzione scerbanenchiana
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