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In morte di un talebano
L’uomo giusto ucciso al momento giusto: forse “troppo” giusto, visto che questo lavoro di intelligence assomiglia ad un escamotage letterario. Il parere di alcuni scrittori esperti di thriller. Lucius Etruscus intervista alcuni scrittori sul caso "Osama Bin Laden"
LeggiL’ultimo uomo buono
Di loro si sapeva solo due cose: che erano uomini buoni e donne buone. E che qualcuno li stava uccidendo uno dopo l’altro
LeggiCarnevale con delitto
L'ultima parola pronunciata dalla vittima è stata "Rosabella". Cosa voleva dire l'uomo assassinato?
LeggiNebbiaGialla Suzzara Noir Festival
"Sono uomo della Bassa, quelle sono le mie radici. Profumi, sapori, la schiettezza della gente. L'accento che notano tutti..." così mi aveva risposto Paolo Roversi in un'intervista fatta tempo fa. E la sua appartenenza -anagrafica e del cuore- ha segnato il suo percorso letterario e i protagonisti delle sue opere. Ma non solo...
LeggiL'uomo di neve
Dalla fredda Norvegia ancora una indagine del commissario Harry Hole
LeggiUomini senza vento
Un noir mediterraneo. Un uomo al bivio, una ragazza con troppi misteri e la minaccia di una organizzazione segreta
LeggiI giallisti che vengono dal freddo
I successi di Giallosvezia non sono finiti
LeggiLa dodicesima vittima
Torna Eve Duncan in un thriller nel quale la protagonista avrà a che fare con fantasmi e killer con il desiderio di trasformarsi in un dio-vampiro
LeggiIl veleno del crimine
"...La sensazione è appunto che la storia recente del crimine nel nostro Paese non possa più essere la storia della "metà oscura" della vita nazionale. La sensazione è che, sempre di più, il crimine sia diventato pervasivo e tenda a colpire e inquinare direttamente le diverse sfere della società, in sostanza la nostra vita" (Carlo Lucarelli)
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