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Gianni Farinetti
Nato a Bra nel 1953 e cresciuto a Torino, Gianni Farinetti si iscrive alla facoltà di architettura e in seguito lavora in varie agenzie pubblicitarie come Copywriter. Successivamente si dedica alla sceneggiatura e alla regia realizzato documentari e cortometraggi. Nel 1996 si afferma nel panorama del giallo italiano con il suo romanzo d'esordio Un delitto fatto in casa (Marsilio), con cui ha vinto il Premio Grinzane Cavour, Il Première Roman di Chambéry e il Premio Città di Penne. Nel 1998 ha vinto il Premio Selezione Bancarella con L'isola che brucia, nel 2008 il Premio Via Po con Il segreto tra di noi, e nel 2016 il Premio Recalmare Leonardo Sciascia, il Provincia in Giallo e il Nebbia Gialla con Il ballo degli amanti perduti. Tutti i suoi libri sono editi con Marsilio. Collabora con il Corriere della Sera e da alcuni anni vive nell’Alta Langa piemontese.
LeggiArriva Montecristo
Presentazione del nuovo eroe di Segretissimo, che conferma l'Italia come ambientazione perfetta per la spy story
Leggi[Estate 2019] Intervista a Michele Tetro
Per l'iniziativa estiva di conoscere autori in questo momento in libreria, ho incontrato un saggista ma soprattutto un grandissimo appassionato degli universi del fantastico
LeggiKilling Eve
L'impalpabile diventa materiale, attraverso le azioni delle protagoniste e grazie alla magistrale sceneggiatura
LeggiCronaca nera
4 su 5
di James Ellroy
Buzz M for Murder e Clash by Night, 2017, Einaudi, 2019
Alba nera
4 su 5
di Giancarlo De Cataldo
Rizzoli
Guida al cinema di arti marziali
Intervista a Stefano Di Marino, che in libreria racconta la grande storia di uno dei generi cinematografici meno studiati in Italia
LeggiIl nemico alla porta
4 su 5
di Ethel Lina White-R.Austin Freeman-cornell Woolrich
Put Out the Light-Mr. Pottermack's Oversight-afternoon of a Phony, Mondadori, 2019
La confraternita della rosa nera
4 su 5
di Riccardo De Palo
Marsilio
La misura dell'uomo
Al centro della trama, un taccuino segreto e una morte inspiegabile e Leonardo da Vinci che in quel di Milano a distanza di cinque secoli gioca con la nostra intelligenza e ci colma di stupore.Lo stupore è anche del lettore che si ritrova tra le pagine un Leonardo più umano che genio. Un uomo che ama scherzare, che vive di rendita alla corte di Ludovico il Moro con la promessa di erigere un’imponente statua equestre in onore del padre di Ludovico, ma che è ben lungi dal concretizzarsi
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