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La tigre dagli occhi di giada
Arriva l'estate e torna la Grande Avventura. Un lungo romanzo per le vostre vacanze dove troverete tutte le mie passioni e anche di più
LeggiAspettando Mad Max
Torna l’eroe delle terre perdute, simbolo di una stagione di cinema d’azione (anche italiano) che va al di là dei tre film di George Miller. Mad Max è il simbolo del cinema d’intrattenimento senza effetti speciali, che ricicla il western e la mitologia della Sword & Sorcery mescolandoli con l’olio dei motori su una piattaforma di sabbia rovente. L’ultimo eroe? Nell’attesa di “Fury Road” ricordiamo le puntate precedenti
Leggi[10] Ben Pastor
In occasione della pubblicazione in una nuova veste, da parte dell'Editrice Sellerio, di “Lumen” e “Luna bugiarda” e dell'ultima indagine di Martin Bora, “La strada per Itaca”, Ben Pastor ha voluto rispondere ad alcune domande che le ho posto
LeggiLa strada dei delitti
4 su 5
di Massimo Lugli
Newton Compton, 2014
L’isola dei libri perduti di Annalisa Strada
Tanti piani di lettura per una storia che può risvegliare ricordi, far nascere emozioni, insegnare tanto
LeggiUna sottile linea rosa di Annalisa Strada
Vincitore del premio Andersen 2014 nella sezione “Miglior libro oltre i 15 anni”
Leggi"4 Minuti" di Chris Kraus
Due donne agli antipodi, diversità inconciliabili che non vogliono provare a incontrarsi, nemmeno unite dalla stessa musica, ma soltanto dall'armonia che sta nelle note che compongono una musica
LeggiLa sfida del Palazzo dalle cinque porte
Il mio primo vero lungo romanzo giallo, tra l’Italian Giallo, il Mystery e il romanzo d’intreccio storico sulle tracce di un arcano nascosto tra le nebbie di Venezia
LeggiL’anima thriller del Gabibbo
Io sono dalla parte dei buoni. Dunque sto con chi gli assassini li trova e li rende inoffensivi. Perché lo scontro sia coinvolgente, però, disegno gli assassini con cura, dando loro la stessa capacità dell’antagonista, l’indagatore. O in questo caso, della rabdomante
LeggiMarilù Oliva
In un momento sociale in cui le donne tra di loro faticano a fare rete e in cui, in generale, vengono oggettivizzate e infamate appena muovono un dito, in cui sono declassate o sottopagate — e il gender pay gap è uno solo dei livelli di misurazione delle discriminazioni –, in cui non hanno voce in capitolo nelle alte sfere politiche e dirigenziali, in un paese in cui la fanno da padrone il clientelismo e i favoritismi, una donna che si rimbocca le maniche e lavora onestamente perché ha deciso che vuole fare della scrittura il perno della sua vita, verrà facilmente criticata. In questo caso “arrivismo” è il termine che i mediocri usano al posto di “ambizione”: perché la donna, se ambiziosa, è elemento di disturbo, soprattutto quando fa un po’ di strada
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