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Quando il testo era unico...
Le considerazioni degli autori di "Libro di testo", il racconto inserito da Parigi & Sozzi nell'antologia "Crimini di regime"
LeggiPentar. Il Patto degli Dei
4 su 5
di Luca Tarenzi
Alacràn, 2008
Brooklyn è orfana: Jonathan Lethem
Lionel Essrog, tourettico investigatore e orfano cresciuto nella Brooklyn degli anni Settanta, si trova a indagare sulla morte del suo mentore, Frank Minna, figura paterna per lui e i suoi attuali colleghi (tutti trovatelli provenienti dallo stesso brefotrofio)
LeggiLa stangata
Ambientata nella Chicago degli anni ‘30, questa divertente commedia ricca di intrighi, racconta la storia di due abili imbroglioni che si mettono insieme per combinare una truffa ai danni di un terribile gangster responsabile dell’uccisione di un loro amico
LeggiGli anni del disonore che non sono ancora finiti
In questi giorni Licio Gelli, il capo piduista che ha collezionato più scandali nella storia italiana, inizia a condurre in televisione una trasmissione in cui parla di storia d'Italia. Argomento che conosce bene, essendo comparso in vicende che vanno dalle stragi degli anni di piombo agli scandali finanziari, dai tentati golpe alla presa dei mezzi d'informazione
LeggiIdentikit di un delitto
3 su 5
The Flock, Usa, 2007, Thriller
di Andrew Lau, Niels Mueller (non accreditato) con Richard Gere (Erroll Babbage), Claire Danes (Allison Laurie), KaDee Strickland (Viola Frye), Ray Wise (Bobby Stiles), Russell Sams (Edmund Grooms), Avril Lavigne (Beatrice Bell), Kristina Sisco (Harriet Wells), Dwayne L. Barnes (Vincent Dennison)
Marco Innocenti. Fantascienza sociale
Un presente-futuro di accalappiacani, di celibi e nubili
LeggiIl mistero degli incurabili
3 su 5
di Lorenzo Beccati
Kowalski, 2008
Brivido breve: La superstizione è patrimonio degli imbecilli
"La rapidità è come la salsa, stuzzica l'appetito del ridere. Come è noto la brevità, la condensazione, sono le condizioni essenziali del motto di spirito; di esso costituiscono la tecnica, cioè quasi tutto" (L. Joubert)
LeggiA mano armata: Fioravanti, i Nar e i morti che si potevano evitare
L'eversione romana della seconda metà degli anni settanta è contrassegnata da un nome: quello di Giuseppe Valerio Fioravanti, che da bambino prodigio del piccolo scherma diventa il leader nero dei Nuclei armati rivoluzionari. Giovanni Bianconi racconta della nascita e dell'escalation di questo gruppo che dall'antagonismo alla società arriva all'omicidio come strumento di dialettica bellica fino alla strage alla stazione di Bologna
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