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Giulio Leoni
Per me non esiste il terrore della pagina bianca, se con questo si intende quel tempo più o meno lungo in cui le idee razzolano vaghe e indistinte, in attesa di precipitare in una qualche forma spendibile. Quello semmai è un periodo di attesa denso di frequentazioni e di incontri, di meravigliose aspettazioni, di sogni e di riconciliazione con il mondo che ci circonda e che per forza di cose abbiamo trascurato nei tempi ossessivi della scrittura.
No, il terrore comincia quando l’idea si è formata, e mi splende davanti con il tragico biancore di Moby Dick. Perché so che da quel momento non ci sarà altro che il tormento della scrittura, ore e ore a cercare di dar forma soddisfacente all’idea che in quel momento mi possiede
Steven Campagna. Il popolo degli specchi
Per quanto riguarda il romanzo come genere noir, ho sempre trovato appassionante poter conciliare realtà, misteri con la più genuina delle fantasie. Credo che un libro debba fare sognare, portare la mente oltre i confini della quotidianità, ma sempre nell’ottica di una visione delle cose che non può certamente scappare dal modello di uomo moderno. Leggende, storia e scorci di vita vera credo siano i giusti ingredienti per trasmettere il proprio messaggio ai lettori
LeggiBrivido breve: Un doppio insospettabile
E' lui, anzi sono io, insomma è lui ma con i baffi
LeggiCaro vecchio Rosas
Delitti di gente qualunque, il romanzo di Loriano Macchiavelli, prende spunto da fatti veri e li sviluppa in un intreccio fantastico le cui fila convergono nella Rocchetta Mattei come verso un polo di attrazione. Nell’atmosfera di mistero che si addice al luogo, i volti dei personaggi storici sono sfumati, affiorano dal passato e vi sono riassorbiti
LeggiBabele ad Alessandria, la parola agli artisti
Venerdì 27 marzo, presso la Libreria Mondadori di via Trotti 58, ad Alessandria, parte la rassegna dedicata a Babele Suite: una mostra di bozzetti, immagini e copertine Babele Suite creati da Onofrio Catacchio e una serie di incontri (in fondo il programma) con gli autori della collana, ideata e diretta da Luigi Bernardi. Una collana di “gioielli editoriali”, come è stata definita anche dai media e dai lettori, in cui autori affermati ed esordienti sono alle prese con l’arte della scrittura breve. Ogni gioiello risplende per la sua peculiarità: 128 pagine da sfogliare, divorare e collezionare
LeggiLa confessione
Racconto di Stelvio Mestrovich
Tra le cose di Lucca accadute negli anni 1621-1623
Leggi2009. 2° classificato
Ho paura degli armadi. Ne sono terrorizzata. Ho persino preso l’abitudine di accatastare i vestiti su sedie sparse pur di stare lontana dall’armadio ad angolo
LeggiBrivido Breve: MP3
Io sono sempre stato un allocco e un debole. Mi sono svenato per comprarti quell’apparecchietto per sentire la musica in MP3
LeggiDente perdente
Non ci sono più i vampiri di una volta
LeggiMichele Giuttari, l’uomo che indagò sui Mostri
Michele Giuttari è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto incarichi alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e a Firenze. In questa città ha condotto le indagini sulle stragi di mafia del 1993, realizzate da Cosa Nostra a Firenze, Roma, Milano. Dal 1995 fino al maggio 2003, è stato Capo della squadra mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al Mostro sono stati opera di un gruppo di assassini e in seguito ha proseguito le indagini dirigendo il GIDES (Gruppo Investigativo Delitti Seriali). Sui delitti del Mostro di Firenze ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro ¨Compagni di sangue¨ (Rizzoli 1999), e ¨Il mostro. Anatomia di un’indagine¨ (Rizzoli 2006). E' autore inoltre di ¨Scarabeo¨ (2005), ¨La loggia degli innocenti¨ (2006) e ¨Basilisco¨ (2007)
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