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La stanza degli orrori
4 su 5
di Douglas Preston - Lincoln Child
The cabinet of curiosities, Sonzogno, 2002
[23] Gotico Padano. Le faccio il conto e... Le clono il bancomat
Della serie di chi fidarsi in questo mondo di ladri. Forse non degli esercenti vicentini che ti strisciano all’infinito la carta di credito per replicare i codici segreti, e farti prosciugare il conto corrente da una gang di delinquenti. Gente da cui prendere quanto meno le distanze, così come il professore che, durante una sua ora di lezione, non si accorge che quattro scolaretti sedicenni stanno seviziando in aula (e forse per l’ennesima volta) una loro povera compagna
Leggi[3] Denaro e pallottole
Cinema e crisi sociale negli Stati Uniti degli anni '30
Leggi[13] Padri e figli. Il mistero incombe
Nel numero 0 di questa rubrica, in cui presentavamo le linee-guida di questi interventi, avevamo sottolineato: “ma non sarà solo uno sguardo sui detective, ma, talvolta, anche da detective: nel tentativo cioè di chiarire i misteri che si celano dietro il successo di programmi entrati nelle nostre case in sordina o il flop di costosissime serie sontuosamente pubblicizzate
Leggi[3] Avalon ovvero Il crepuscolo (virtuale) degli dei (digitali)
OKKKey, okKKKey. Nel mio ultimo passaggio on the edge ho gettato ossido di uranio nell’acquedotto di “Sin City” e ho bruciato sul rogo un paio di icone malamente taroccate, alias Quentin “il Fasullo” Tarantino e Robert “la Frode” Rodriguez. Piu’ di qualcuno non mi ha perdonato. Sorry, bozos: è uno sporco lavoro ma qualcuno deve pur farlo. And, guess what, I’m just the man for the dirty job.
Questa volta, in pieno rovesciamento di fronte estremo, sono a tessere le lodi più che sperticate di un autentico diamante oscuro, un film destinato – a mio parere - a diventare un vero e proprio classico del limite. Questa volta, parlo di AVALON, il primo live action diretto da Mamoru Oshii, il tutt’altro che dimenticato ideatore/profeta di quello straordinario manga animato nipponico che e’ “Ghost in the Shell"
[11] Cold Case. Omicidi irrisolti
Una recensione a freddo
LeggiElso Simone Serpentini. I casi del professore
Elso Simone Serpentini, teramano, professore di filosofia, è l’autore della fortunata collana “La Corte! Celebri processi teramani”, pubblicata dalla casa editrice “Il Cittadino libri – Mk srl”. La collana, di cui ci siamo già occupati qualche tempo fa, è ormai giunta alla dodicesima uscita. Nei volumetti che la compongono si affrontano e si ricostruiscono, con perizia e passione, omicidi e processi che nei decenni passati hanno sconvolto una provincia apparentemente tranquilla come quella di Teramo. I volumi, legati al territorio teramano, hanno un grande successo in provincia, ma non solo. Il passaparola e l’aiuto di internet stanno facendo si che la loro diffusione stia superando gli ambiti territoriali e le previsioni degli addetti ai lavori.
Abbiamo quindi colto l’occasione dell’uscita del dodicesimo volume: “Quattro colpi alla schiena” per incontrare l’autore e per rivolgergli qualche domanda
[2] PugliEstrema. Bari violenta
Rapine ai furgoni, baby rapinatori d’altri tempi, criminali depressi e custodi zelanti… e in mezzo una Bari e provincia blindata dal Congresso Eucaristico, un capoluogo di regione che sembra quasi interdetto al pubblico. Sopra, attorno, ovunque… un caldo che è tornato a farsi sentire. Un sole che picchia a piombo sulla testa e “riscalda” un po’ troppo i pensieri ed il “sangue”
LeggiArrivederci amore ciao… un fumetto visto dal di dentro
Vorrei condividere con voi la piccola grande avventura che mi ha visto protagonista insieme ad altri amici carissimi che rispondono al nome di Massimo Carlotto, Luca Crovi e Angelo Bussacchini… ebbene sì, vi vorrei raccontare dal di dentro, la nascita e lo sviluppo dell’adattamento a fumetti dell’omonimo romanzo di Carlotto… AAC!
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