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Il Sentiero di Rose
Un’Alfa 156 blu con il lampeggiante acceso si fece largo tra i curiosi e si fermò davanti al nastro che delimitava l’accesso a una stradina senza uscita. Ne uscì un uomo di circa cinquant’anni, con radi capelli brizzolati, barba incolta e un fisico asciutto. Dall’aspetto trasandato e dalle occhiaie che spiccavano sul viso pallido, sembrava non dormire da giorni. Indossava un maglione, dei jeans scoloriti e un paio di vecchie scarpe da tennis, mentre un leggero tremolio a entrambe le mani non gli impediva di tenere stretta una sigaretta fumata a metà. Il commissario Tancredi si guardò attorno e soffiò via il fumo dalle narici. Nemmeno un’ora prima una telefonata dell’ispettore Russo lo aveva informato del ritrovamento del cadavere di una giovane donna, abbandonata nuda tra cumuli di calcinacci e sacchi della spazzatura. (dall'incipit del libro)
LeggiIl Professionista. One Rule: No Rules
Un nemico non può sopravvivere più di un certo numero di volte. Si rischia quello che nei fumetti veniva definito ‘l’effetto Gambadiglegno’ con riferimento al celebre antagonista di Topolino che, per un periodo, compariva in ogni avventura senza che si arrivasse mai a una resa dei conti. Meglio quindi esaurire la carica emotiva del confronto tra due avversari in un numero di avventure ristretto, creando dei minicicli
LeggiStefano Cafaggi, Senza ritorno
A spasso per Milano, tra finzione e realtà
LeggiBrunonia Barry
Intervista all'autrice di "La ragazza che rubava le stelle" e "La lettrice bugiarda"
LeggiSenza ritorno
3 su 5
di Stefano Cafaggi
Robin, 2009
Cicatrici di Gianluca Morozzi
Una grande città del Nord Italia. Qui "Cicatrici" (Guanda, 2010) racconta una storia nella storia, una matrioska i cui pezzi più piccoli si inseriscono perfettamente nella scatola madre. Una psicologa che riporta la sua vicenda personale, quando la professione l’ha messa a contatto con un assassino, Nemo Quegg, che le ha riportato – altra matrioska – la sua storia spaventosa, all’interno della quale una ragazza-vittima (e in seguito carnefice) narra una parte della sua vicenda. Con incastri spiegabili col metafisico, con la metempsicosi e coi destini incorciati, il cerchio si apre all’inizio (e si chiuderà alla fine) con un sanguinoso evento avvenuto sessant’anni prima in Irlanda, quando un padre, senza apparente motivo, ha deciso una notte di sterminare la propria famiglia, partendo dalla moglie e dal figlio maschio...
Una grande prova di scrittura e tensione che lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Ma anche dopo aver chiuso il libro, quando alcune pagine sospese tra la vita e la sua cessazione tornano in mente, limpide senza pretese escatologiche:
«Siamo morti, signora?».
La signora sorrise di nuovo.
«Le vostre vecchie vite sono terminate, sì. Questo è un luogo di passaggio. Vi è stato concesso un po’ di tempo per riprendervi e salutarvi, prima di tornare nel mondo della carne».
Jolanda Marchegiani
Quarant'otto anni suonati, separata da tre senza figli, titolare, insieme al cugino Johnny (gay) dell'agenzia investigativa "L'occhio di Sherlock Holmes"...
LeggiPiedi nudi. Calcio e sesso, scopate e pallonate
Carlo Petrini, uno dei più noti calciatori degli anni Settanta, dopo Nel fango del dio pallone (2000), Il calciatore suicidato La morte senza verità del centrocampista Donato Bergamini (2001), I pallonari Zone grigie, fondi neri e luci rosse: vent’anni di calcio all’italiana (2003), Senza maglia e senza bandiera Storie pallonare di ieri e di oggi (2004), Scudetti dopati La Juventus 1994-98: flebo e trofei (2005), Le corna del Diavolo. Il Milan di Berlusconi (2006), Calcio nei coglioni Porcate, imbrogli e fregnacce: cronache pallonare senza censura (2007), tutti pubblicati dalla Kaos Edizioni, torna ad affrontare in "Piedi nudi. Calcio e sesso, scopate e pallonate" (pag.196, 18€, Kaos Edizioni).
LeggiLoretta Santini di Elliot Edizioni
Ho un passato professionale che, apparentemente non ha molto a che vedere con il lavoro che faccio oggi ma, quando ci rifletto, mi rendo conto che ogni esperienza ha contribuito a portarmi a fare quello che considero il mestiere più bello del mondo.
Come formazione provengo dal mondo musicale. Mi sono diplomata al Conservatorio in pianoforte e ho insegnato per molti anni.
Pieter Aspe
Un personaggio assolutamente ligio al dovere e senza difetti o vizi ritengo non sia interessante. Le debolezze di Van In fanno sì che non sembri un personaggio puramente romanzesco, ma una persona che potrebbe esistere realmente, anche perchè è un po' come tutti noi: proviene dalla classe operaia, ha faticato per diventare commissario e ha vissuto la rivoluzione culturale degli anni Sessanta. E poi Van In in tutto ciò mi assomiglia, quindi tutto sommato potrebbe essere reale, anch'io fino a qualche anno fa ero così anticonformista
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