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Roberto Recchioni. Ucciderò ancora Billy the Kid
“Ucciderò ancora Billy the Kid” è un fumetto di contaminazioni horror-cowboy creato da Roberto Recchioni (sceneggiatore e inchiostratore di due episodi) e disegnato da matite illustri del panorama italiano: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera, Cristiano Cucina, con le copertine di Massimo Carnevale.
Edizioni BD ha puntato nuovamente su questa icona del west, lo sceriffo Pat Garrett, insieme ad un altro intramontabile, Billy the kid, già deceduto proprio per mano di Garrett ed ora riapparso attraverso l’escamotage del “pelleossa”: il pelleossa è uno zombie, una creatura del regno dei morti che cammina tra cowboys e indiani, famelico, vampiresco (con un suo morso qualsiasi umano diventa pelleossa), più imperfetto di quanto lo fosse stato da vivo. Billy the kid è un pelleossa atipico perché mantiene la sua capacità di controllo delle situazioni e prosegue la sua lotta contro Garrett.
Dentro a questa sfida si staglia l’immagine bellissima e corposa di Charlotte, l’anello tra l’amore e la morte, la donna che, coi suoi baci alla francese, induce gli uomini a violenze, tenerezze e giuramenti
Biagio Proietti. Tra Giallo, nero e mistero
Biagio Proietti è autore e regista romano. Ha sceneggiato per il cinema, “Fai in fretta ad uccidermi... ho freddo”, “La morte risale a ieri sera (da “I milanesi ammazzano il sabato” di Giorgio Scerbanenco)”, “The Black Cat” di Lucio Fulci, e “Chewingum” e “Puro cashmere”, che ha anche diretto. Nel ‘70 ha inaugurato la stagione dei grandi gialli televisivi Rai, con “Coralba”, “Un certo Harry Brent”, ”Come un uragano” “Lungo il fiume e sull’acqua”, “Ho incontrato un’ombra”, “La mia vita con Daniela”, L’ultimo aereo per Venezia”, “Philo Vance”,”, e “Dov’è Anna?” (pubblicato anche come romanzo da Rizzoli), record d’ascolto nel ‘76. Sempre per la tv ha sceneggiato “Racconti fantastici” da Edgar Allan Poe, “Madame Bovary”, e due serie di racconti del mistero “Il fascino dell’insolito” e “Il filo e il labirinto”. Nell’80 ha esordito nella regia con “Storia senza parole”(premiato come miglior film Tv 1980 e al Festival di Praga) e da allora è anche regista delle proprie opere, tra le quali “La casa della follia” da Richard Matheson e “Sound” con Peter Fonda. Ha lavorato anche per la radio (ha scritto e diretto “Il lungo addio” e “Aspetterò” da Raymond Chandler e gli originali “Tua per sempre Claudia” e “Così è la vita”) e per il teatro con due pieces dedicate a due mostri della letteratura del mistero: “L’ultimo incubo di Edgar Allan Poe” e “Hammett N. 3241”
LeggiLCSI: Morte sulla luna
4 su 5
di Steven Harper
Dead Man on the Moon, 2006, Mondadori, 2009
Nemico pubblico n. 1 - L'istinto di morte (parte 1)
4 su 5
L'instinct de mort, Francia, Italia, Canada, 2007, Noir
di Jean-François Richet con Vincent Cassel (Jacques Mesrine), Cécile de France (Jeanne Schneider), Gérard Depardieu (Guido), Roy Dupuis (Jean Paul Mercier), Gilles Lellouche (Paul), Elena Anaya (Sofia), Michel Duchaussoy (Padre di Mesrin), Myriam Boyer (Madre di Mesrine)
Dario Tonani e il noir fantascientifico
Dario Tonani è nato a Milano, dove si è laureato in economia politica all'Università Bocconi. É giornalista professionista ma, da appassionato lettore e scrittore di fantascienza, noir e horror, ha pubblicato romanzi brevi e una cinquantina di racconti su antologie (Mondadori, Stampa Alternativa, Punto Zero, Comic Art, Delos Books), riviste varie e quotidiani nazionali. Con i suoi racconti, che spaziano dalla science fiction alla fantasy, dall’horror al noir, ha vinto numerosi concorsi, tra i quali nel 1989 il Premio Tolkien, due volte il Premio Lovecraft (1994 e 1999) e tre il Premio Italia (1989, 1992 e 2000). Tra i suoi romanzi, ricordiamo il noir fantascientifico “Infect@.” (Urania Mondadori, 2007) e “L’algoritmo bianco”, appena uscito per Urania
LeggiAlessandro Bruni, La prossima estate
Un romanzo nero, come solo la vita alle volte sa essere
LeggiDelitti raccontati due volte
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di Mario Spezi - Franco Valleri
Laurum, 2008