Ricerca: «la-grande-storia-degli-scacchi»
Harry a pezzi, spettatori pure
E riecco le partite di Quidditch, gli incantesimi dai nomi che dovrebbero far ridere e i professori dai nomi altrettanto improponibili. Una scena con mostri in caverna di cristallo che sembrano riciclati dal Signore degli anelli e ficcati a forza nella location del primo Superman con Marlon Brando
LeggiAlberto Eva. Il Giallo Storico
Penso che il merito del giallo italiano sia quello di aver raccontato il divenire dell’Italia più di quanto abbia fatto la letteratura non di genere. Ne consegue che il giallo storico può esistere solo alla condizione gramsciana di coniugare la storia al presente
LeggiLeonardo Gori. Il Giallo Storico
Credo fermamente che si riesca ad avvincere un lettore quando si racconta una storia “forte”, con una buona motivazione, quale che sia, e soprattutto con la massima sincerità – qualcuno direbbe “onestà intellettuale”. Che sia poi un romanzo ambientato nel Medioevo o nel futuro, credo non abbia alcuna importanza, purché ci sia un motivo perché quella particolare storia è ambientata in quel particolare periodo
Leggi024 Diabolik - L'Ora del Castigo
Il Diabolik di Cappi è indiscutibilmente quello creato dalle sorelle Giussani ma possiede un jamesbondistico vigore e una capacità di incastrare elementi che all’inizio della storia possono sembrare distanti tra loro ma che poi si avvicinano a formare un unico disegno perfetto come nella miglior tradizione di Mission Impossibile. Tutto sorretto da una prosa rapida, aderente al linguaggio dei fumetti, rispettosa di una tradizione di leggibilità ma che non tradisce l’accuratezza che lo contraddistingue in opere più personali come ‘Nightshade’ e le avventure di ‘Carlo Medina’
LeggiQuestioni di Viggo o di Mortensen…
In questi giorni afosi La schermitrice si è rivista volentieri due film di Cronenberg: A history of violence e La promessa dell’assassino che hanno per protagonista l’indimenticato Aragorn del Signore degli anelli
Leggi023 Facce d'angeli senza nome
La Parigi notturna, la solitudine interiore del protagonista espressa nei silenzi, le lunghe sequenze degli interni del suo appartamento rotte sol oda rumori banali, consueti. Poi c’era l’atmosfera dei night, il rapporto con gli altri del Milieu, con la pianista di colore giocato su sguardi e silenzi
LeggiSe telefonando, intervista a Gianni Barbacetto
Gianni Barbacetto è nato a Milano da genitori friulani ed è cresciuto a Quarto Oggiaro. Laureato in Filosofia, ha cominciato a lavorare in radio (Radio Milano Libera, Radio Città, Radio Rai), ha collaborato a Linus e a tante altre testate. Ha lavorato al Mondo, all'Europeo, a Diario. Ha coordinato la redazione del programma di Michele Santoro, “Annozero” (Raidue). Ha collaborato con Carlo Lucarelli per la realizzazione di “Blu notte”. Oggi scrive su Repubblica, il Venerdì, l'Unità, Io Donna, GQ. É direttore di Omicron (l'Osservatorio Milanese sulla Criminalità Organizzata al Nord) e, appena può, suona la batteria con gli amici nel suo gruppo, i Pistols. Ha pubblicato vari libri-inchiesta, tra cui ricordiamo: “Il grande vecchio” (Baldini & Castoldi, 1993), sui misteri italiani da piazza Fontana alla P2 fino a Gladio, “Campioni d’Italia” (Marco Tropea Editore, 2002), un inedito campionario della politica, dell'imprenditoria, della vita del nostro Paese. “Mani pulite - La vera storia” (Editori Riuniti 2002, Chiarelettere 2009, con Peter Gomez e Marco Travaglio: la storia politica dell'Italia tra il 1992 e il 2001. Ha curato inoltre il “Dossier Dell'Utri” (Kaos, 2005), la storia di una “relazione pericolosa” tra Milano e Palermo, “Il guastafeste” (Ponte alla grazie, 2008), libro-intervista ad Antonio Di Pietro e “Se telefonando” (Melampo 2009), sulle “intercettazioni che non leggerete mai più”
Leggi03. Mad Trist
«era una vecchia edizione del “Mad Trist” di Sir Launcelot Canning ed io gli avevo attribuito la qualità di libro preferito da Usher soltanto per dare spicco alla frase: nelle sue scialbe e ridicole lungaggini non vedevo, al momento d’imprenderne la lettura, che cos’avrebbe potuto interessare l’elevata spiritualità del mio amico»
LeggiIntroduzione. Storie di libri che non esistono
Libri che esistono soltanto nelle pagine scritte degli autori che ne hanno immaginato l’esistenza. È un divertissement letterario, un gioco di specchi in cui un libro esistente parla di un libro inesistente; è anche un escamotage molto valido per dare autorevolezza alle scelte del protagonista di una storia, che agisce non in base al proprio istinto (irrazionale) bensì perché ha trovato “informazioni” su un certo libro (razionale)
Leggi010 Ricordiamo eroi e scrittori popolari
OSS117 e la famiglia Bruce: il tempo degli eroi
Leggi