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Giuseppe Cozzolino
Fuggiva da un serie televisiva all'altra, nemmeno fosse il protagonista del film "Sotto Shock". Saltava da un film all'altro, ma lo abbiamo afferrato mentre si era intrufolato in un film di Totò e lo abbiamo tirato fuori dallo schermo. Ora ci dirà tutto. Giuseppe Cozzolino si è dedicato allo studio e all’insegnamento dei Linguaggi dell’Immaginario Popolare (Televisione, Fumetti, e Cinema “di genere”) presso l’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale” e presso l'Università "Suor Orsola Benincasa". Cultore delle serie TV, ha dedicato al tema due volumi (realizzati in coppia con Carmine Treanni): Cult Tv – L’Universo dei Telefilm (Edizioni Falsopiano 2000) e Planet Serial – I telefilm che hanno fatto la storia della TV (Edizioni Aracne 2004). Ha ideato una Serie a Fumetti Sci-Fi (Le Avventure di Argos 7) e prodotto Serie Web (Legends, 2012, Arcana Storie dell'Impossibile, 2013) e curato – col critico e storico del cinema Valerio Caprara – il Laboratorio di Cinema e Televisione "Noir Factory", presso la Scuola di Cinema di Napoli (www.scuoladicinema.tv) Dal 2018 cura il Blog “Un Totò al Giorno” dedicato ai film del Principe della Risata, con cui realizza eventi ed iniziative sul territorio. Nel 2019 è stato ospite/opinionista per “Cinematografo” (Raiuno) e curatore del progetto didattico “Sherlock Lab – Laboratorio di Cinema e Scrittura Mystery”. Nel 2020 pubblica, con Domenico Livigni, “La Paura fa Totò – Le Parodie thriller/Horror del Principe della Risata (Centoautori)”. E’ attualmente alle prese con “Vintageverse”, un nuovo progetto di racconti e serie a fumetti ambientati nell’Italia e nel Mondo degli Anni Sessanta.
LeggiLa collera di Napoli
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di Diego Lama
Mondadori, 2015
[3] Francesco Mastriani e “Il mio cadavere”
Pubblicata nel 1852 a puntate sulle pagine del quotidiano partenopeo Roma e in volume nel 1853 dall'editore Rossi di Genova, quest'opera, sullo sfondo della Napoli del 1826, narra le vicissitudini di quattro persone che hanno in comune il legame con un cadavere e sono protagoniste di vicende amorose e nere
LeggiUmberto Lenzi
In occasione dell'uscita del suo ultimo romanzo "Il Clan dei Miserabili" abbiamo intervistato uno dei maestri del film poliziesco all'italiana, regista di “Milano odia: la polizia non può sparare” (1974), “Roma a mano armata” (1976) e “Napoli violenta” (1976)
Leggi Il cappello del prete
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di Emilio De Marchi
Amoldo Mondadori Editore, 2006
Interno Argentino
Alberto Ongaro è nato a Venezia, dove vive. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti, è autore di diversi romanzi, tra cui La partita (Premio SuperCampiello), L’ombra abitata, Hollywood Boulevard e La strategia del caso. Con Piemme ha pubblicato Il segreto dei Ségonzac, Rumba, La taverna del Doge Loredan, Il segreto di Caspar Jacobi, Il ponte della solita ora, La versione spagnola, Un romanzo d’avventura e La maschera di Antenore.
Con questo libro ha vinto, nel 1991, il Premio Napoli.Lo abbiamo intervistato sul suo ultimo romanzo, edito da Piemme, “Interno Argentino”.
Intervista a Luigi Romolo Carrino
"Avere un DNA intrecciato con i vicoli di Napoli ti dà - mi pare - una marcia in più. È come se ci fossero altri gradi di visione, è come se – paradossalmente – ci fosse qualcosa da vedere oltre i 360 gradi. In realtà, tutte le volte che la geografia impatta sulla scrittura c’è una marcia in più. Recentemente ho letto molti autori sardi e, sebbene siano diversi l’uno dell’altro, c’è una madre comune, un modo di gestire la frase, un odore delle scritture che si somiglia. Accade anche agli scrittori campani".
LeggiNapoli - Geografie del mistero
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a cura di Giuseppe Cozzolino
Giulio Perrone , 2010
Michele Giuttari, l’uomo che indagò sui Mostri
Michele Giuttari è nato nel 1950 in provincia di Messina. Ha ricoperto incarichi alla Squadra Mobile di Reggio Calabria e successivamente ha diretto la Squadra mobile di Cosenza e prestato servizio alla DIA a Napoli e a Firenze. In questa città ha condotto le indagini sulle stragi di mafia del 1993, realizzate da Cosa Nostra a Firenze, Roma, Milano. Dal 1995 fino al maggio 2003, è stato Capo della squadra mobile di Firenze, dove ha dimostrato che i delitti attribuiti al Mostro sono stati opera di un gruppo di assassini e in seguito ha proseguito le indagini dirigendo il GIDES (Gruppo Investigativo Delitti Seriali). Sui delitti del Mostro di Firenze ha scritto, in collaborazione con Carlo Lucarelli, il libro ¨Compagni di sangue¨ (Rizzoli 1999), e ¨Il mostro. Anatomia di un’indagine¨ (Rizzoli 2006). E' autore inoltre di ¨Scarabeo¨ (2005), ¨La loggia degli innocenti¨ (2006) e ¨Basilisco¨ (2007)
LeggiMassimo Siviero
L’inquietudine la combattiamo insieme io e il mio narratore con la scrittura e i personaggi che si avvicendano sulla scena di carta. Soprattutto i perdenti mi danno un po’ di coraggio e l’indignazione per continuare
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