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I Buoni Cugini Editori di Ivo Tiberio Ginevra
Mi capita spesso di pensare alle narrazioni che finiscono nell’oblio, sprofondate in una sorta di tomba virtuale ubicata in un luogo ignoto nel tempo e nello spazio, dove si agitano storie e personaggi che bramano di essere riportati in vita. Quanti romanzi sono andati perduti, pur essendo meritevoli di essere preservati dalla dimenticanza? Il progetto editoriale che coinvolge anche la pubblicazione di questo libro, mira a una lodevole opera di recupero di cui sono personalmente grato.
(dalla prefazione di Massimo Maugeri a "I morti tornano…")
Là dove danzano i morti
4 su 5
di Tony Hillerman
Dance Hall of the Dead, 1973, Mondadori, 2013
Sacha Rosel e i Fiori nell'ombra
Credo che entrambe le tradizioni, sia quella occidentale che quella cinese, siano concentrate sul possibile legame che può crearsi fra i vivi e i morti, o per le meno tra i vivi e le presenze oscure che popolano il mondo parallelamente alle nostre. La differenza sta nel modo di concepire queste presenze
LeggiIl mistero di Marilyn Monroe
Da un esperto di spie e di “morti misteriose”, un libro che indaga sul mistero della donna più bella del mondo: sulla sua vita e sulla sua morte. L’autore confessa a ThrillerMagazine tutti i retroscena del libro... e molto di più
Leggi102. Il Manoscritto di Dio
Si conclude lo speciale dedicato al Manoscritto di Voynich nel centenario della sua scoperta. Si festeggia con due romanzi dedicati al misterioso testo in codice
LeggiIl cabalista di Praga
4 su 5
di Marek Halter
Le Kabbaliste de Prague, 2010, Newton Compton, 2012
I poeti morti non scrivono gialli
4 su 5
di Björn Larsson
Döda poeter skriver inte kriminalromaner. Ett slags kriminalroman , 2010, Iperborea, 2011
Il Testamento di Satana
4 su 5
di Richard Dübell
Die Wächter der Teufelsbibel, 2008, Piemme Editore, 2011
Cicatrici di Gianluca Morozzi
Una grande città del Nord Italia. Qui "Cicatrici" (Guanda, 2010) racconta una storia nella storia, una matrioska i cui pezzi più piccoli si inseriscono perfettamente nella scatola madre. Una psicologa che riporta la sua vicenda personale, quando la professione l’ha messa a contatto con un assassino, Nemo Quegg, che le ha riportato – altra matrioska – la sua storia spaventosa, all’interno della quale una ragazza-vittima (e in seguito carnefice) narra una parte della sua vicenda. Con incastri spiegabili col metafisico, con la metempsicosi e coi destini incorciati, il cerchio si apre all’inizio (e si chiuderà alla fine) con un sanguinoso evento avvenuto sessant’anni prima in Irlanda, quando un padre, senza apparente motivo, ha deciso una notte di sterminare la propria famiglia, partendo dalla moglie e dal figlio maschio...
Una grande prova di scrittura e tensione che lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Ma anche dopo aver chiuso il libro, quando alcune pagine sospese tra la vita e la sua cessazione tornano in mente, limpide senza pretese escatologiche:
«Siamo morti, signora?».
La signora sorrise di nuovo.
«Le vostre vecchie vite sono terminate, sì. Questo è un luogo di passaggio. Vi è stato concesso un po’ di tempo per riprendervi e salutarvi, prima di tornare nel mondo della carne».
Fiume pagano
“Fiume pagano” (Edizioni Historica) è un libro che non esisterebbe se l’editore – il giovane, preparato e acutissimo Francesco Giubilei – non l’avesse proposto a Laura Costantini e Loredana Falcone, scrittrici consolidate anche nella formula a quattro mani. Giubilei voleva un romanzo che vertesse su Roma, sul mistero, su antichi riti e su ossessioni moderne. Le autrici hanno preso gli ingredienti, si sono messe nella cucina di Lory, hanno miscelato con una buona dose di farro, sale grosso e acqua di fiume. Hannp impastato, lavorato, lasciato lievitare e questo è il risultato: una trama avvincente, ricca di riferimenti storici che si dipana attorno alle morti misteriose di barboni ripescati dal Tevere in tuniche bianche e marchiati sul torace. Prima di essere uccisi sono stati ubriacati con l’assenzio ed è stata fatta loro mangiare la mola salsa, una sorta di ostia pagana. Come questi cadaveri si rapportino ad antichi riti sacrificali collegati col culto della dea Vesta, verrà scoperto a tempo debito mentre i personaggi si muoveranno sciolti lungo le pagine, ognuno calato nella sua parte.
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