Ricerca: «la-bestia-dentro»
Maurizio De Giovanni
La mancanza di luce genera ansia, i mostri si manifestano nell'oscurità, dove si può nascondere l'ignoto e l'inquietante. E poi c'è il buio dell'anima, l'orrore che ci portiamo dentro
LeggiHitchcock Pressbook [02] Dentro gli archivi
Secondo appuntamento con il pressbook del nuovo attesissimo film con protagonista il Mago del Brivido in persona
LeggiMarco Proietti Mancini
«Eccola, questa gran mignotta di Roma, eccola, sdraiata nuda e sporca, di fronte a me, eppure, così, sporca, puzzolente, violentata, io mi sdraierei su di lei, io non la violenterei, io ci farei l’Amore e dovessi morire mentre le sto dentro morirei felice».
LeggiIl Pericolo Giallo [2]
Credeva di scendere nel pantano della sua città, si è trovato davanti al Pericolo Giallo. «Una bestia feroce con la mente di un artista»: questo è Fu Manchu
LeggiPer un pugno di piombo e sangue
Storia del celebre romanzo di Dashiell Hammett confrontato con le apocrife versioni filmiche, che in realtà non potrebbero esserne più lontane
Leggi2010. 2° classificato - Prima parte
Inutile… Solo nebbia. E se fosse stato ieri? Ieri… Ieri che è sparito dalla sua testa, evaporato, assorbito come una lacrima dentro un fazzoletto
Leggi“L’esordiente”, intervista a Raul Montanari
Tu parti dal tuo dolore e lo fai diventare una storia, cioè crei un’intelaiatura narrativa che non coincide con la tua vita, con le tue giornate, ma dentro la quale metti le emozioni che stanno davvero nella tua vita e nelle tue giornate. In particolare quelle più intense e spesso, bisogna dirlo, quelle più negative: il dolore, la paura, la nostalgia di un passato irrecuperabile, il senso di scacco. In questo senso “fingi”: presti ai tuoi personaggi cose che ti appartengono. Questo mettere pezzi consistenti di te stesso nelle tue pagine provoca un’anormale vicinanza fra produttore e prodotto, scrittore e scrittura, che è la vera maledizione di questo lavoro
Leggi2011. 1° classificato
Camminiamo uno vicino all’altro. Ogni tanto Manuel si ferma, pesca dentro la sua rabbia, prende a calci tutto quello che incontra
Leggi2008. 1° classificato
L’accusa, la solita, era di associazione a delinquere di stampo mafioso, corredata da una sfilza di omicidi aggravati da crudeltà così fantasiosamente efferate che sarebbero bastate a tenerli dentro per tre ere geologiche. E questo ci poteva pure stare. Se fai l’impiegato alle poste magari non ti capita, ma se di mestiere fai il mafioso e nella vita vai in giro a coprire di calce viva i tuoi nemici, quando ancora non sono cadaveri, qualche nottata in prigione la metti in conto...
Leggi