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Agatha Mistery. Il segreto di Dracula di Sir Steve Stevenson
Una lettura da non perdere, in attesa di un nuovo viaggio, di una nuova avventura, di un nuovo intrigante mistero, sempre in compagnia della splendida Agatha Mistery
LeggiSara. Il prezzo della verità. Le vendicatrici
2 su 5
di Massimo Carlotto, Marco Videtta
Einaudi
Giuseppe Previti
Intervista a Giuseppe Previti, presidente dell'Associazione Giallo Pistoia in occasione della quarta edizione del festival del giallo
LeggiL’anima thriller del Gabibbo
Io sono dalla parte dei buoni. Dunque sto con chi gli assassini li trova e li rende inoffensivi. Perché lo scontro sia coinvolgente, però, disegno gli assassini con cura, dando loro la stessa capacità dell’antagonista, l’indagatore. O in questo caso, della rabdomante
LeggiTramonto d'oppio
Prosegue, con l’uscita ne “Il Professionista Story”, della riedizione di “Lacrime di Drago”, l’epopea dei gangster corsi. Ci spostiamo in Indocina teatro di guerre campali e segrete che coinvolgono eserciti regolari ma anche gangster e mercenari
LeggiMiti e banditi: la Corsica del Professionista
Sin dagli esordi Il Professionista ha rivelato un legame particolare con la Corsica, le sue tradizioni criminali e l’Estremo Oriente. Sono due elementi fondamentali della “mitologia” del personaggio arrivati a una piena realizzazione negli ultimi romanzi e nelle riproposte che si preparano nei prossimi mesi. Un elemento caratterizzante e unico della serie
LeggiIl Cantuccio della Strega
4 su 5
di John Dickson Carr
Hag's Nook, 1932, Mondadori, 2013
Sulle orme del Professionista
Prima di arrivare a una formulazione completa del personaggio di Chance Renard ci sono state varie tappe e abbozzi che, in seguito, sono rientrati nella serie principale
LeggiMatteo Buffagni
Con il 2014 le uscite diabolike si rinnovano della grafica delle copertine: ThrillerMagazine ha incontrato l’illustratore Matteo Buffagni per saperne di più sulla sua esperienza
LeggiMarilù Oliva
In un momento sociale in cui le donne tra di loro faticano a fare rete e in cui, in generale, vengono oggettivizzate e infamate appena muovono un dito, in cui sono declassate o sottopagate — e il gender pay gap è uno solo dei livelli di misurazione delle discriminazioni –, in cui non hanno voce in capitolo nelle alte sfere politiche e dirigenziali, in un paese in cui la fanno da padrone il clientelismo e i favoritismi, una donna che si rimbocca le maniche e lavora onestamente perché ha deciso che vuole fare della scrittura il perno della sua vita, verrà facilmente criticata. In questo caso “arrivismo” è il termine che i mediocri usano al posto di “ambizione”: perché la donna, se ambiziosa, è elemento di disturbo, soprattutto quando fa un po’ di strada
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