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Intervista a Margherita Oggero
La divisione in generi serve soprattutto a un bisogno pratico dei lettori e dei librai: capirsi più velocemente e facilmente. Se dico che voglio un giallo o un noir o un romanzo di formazione, io e il libraio sappiamo subito dove mettere mano. In verità, la distinzione fondamentale dovrebbe essere tra libri di puro intrattenimento ( le raccolte di barzellette, ad esempio) e libri che hanno un maggior spessore e maggiori ambizioni. E poi i grandi libri travalicano i generi: che cos’è Guerra e pace? Un romanzo d’amore, di guerra, un romanzo storico…
Leggi"Hanno amore"
Un bambino e una bambina, la luna, il mito.
Il tutto sospeso in dimensioni temporali che s'incontrano e si allontanano, proprio come succede nei sogni. La nuova, ammaliante storia creata da Gianluca Chierici.
La battuta perfetta: intervista a Carlo D’Amicis
La battuta perfetta (Minimum fax, 2010, pp. 364, euro 15) affronta il portato rivoluzionario e devastante della televisione sugli ultimi cinquant’anni del Novecento. Una metamorfosi che il paese ha subìto – e accettato – col beneplacito di un perbenismo ipocrita, esaltandola attraverso la metafora del piacere inteso come verbo. Un’ansia di piacere che, al di là degli aneliti tragici e fatui dei protagonisti, rivela tutto il dramma e la vuotezza di un paese che ha fatto del piccolo schermo, e del business che gli ruota attorno, il vero grande perno educativo della società. Ne abbiamo parlato con l’autore, Carlo D’Amicis, nato nel 1964. Collabora col programma Fahrenheit della terza rete radiofonica della Rai. Ha pubblicato i romanzi Piccolo Venerdì (Transeuropa, 1996), Il ferroviere e il golden gol (Transeuropa, 1998), Ho visto un re (Limina, 1999), Amor Tavor (Pequod, 2003), Escluso il cane (Minimum Fax, 2006; Gallimard 2009), La guerra dei cafoni (Minimum Fax, 2008) e il racconto lungo Maledetto nei secoli dei secoli l’amore (Manni, 2008) e La battuta perfetta (Minimum fax, 2010).
LeggiTempesta d'amore
Questo bel romanzo di Mariangela Camocardi ha una storia editoriale importante, che dimostra la sua valenza letteraria se, come è avvenuto, Mondadori ne ha richiesto la ripubblicazione. Il testo integrale di Tempesta d'amore era di oltre 400 pagine e i diritti del romanzo furono subito acquistati da Lia Volpatti, in quegli anni editor con Gianfranco Orsi de “I Romanzi Mondadori”, la collana di storici che si era venuta ad aggiungere al Giallo e a Segretissimo. Nel 2002 Sandrone Dazieri decise di ristamparlo in seconda edizione perché il romanzo era comunque andato a ruba. Edizione esaurita anche la seconda. E in agosto 2010 eccolo alla terza edizione, con le bozze riviste dall’autrice e da Marzio Biancolino, il nuovo editor.
Leggi40. Mistero Shakespeare 3: pene d'amore ritrovate
Non sappiamo con precisione quali e quante opere scrisse William Shakespeare, né se le scrisse veramente lui, ma sappiamo bene che il ritrovamento di un nuovo suo dramma... sarebbe il movente per un omicidio
LeggiL’amore non si dice di Massimo Vitali
La scrittura è la sua grande passione e lo dimostra con le numerose lettere che il suo personaggio, Edoardo, spedisce a Teresa
LeggiL’Invincibile profeta
Un profeta, Amore liquido, Invictus, E' complicato e Happpy Family
LeggiFrancesca di Zurigo
Abbiamo intervistato Francesca Mazzucato sul suo lavoro “Romanza di Zurigo, mosaico eretico e visionario”: un excursus tra i luoghi-non luoghi, le visioni del viaggiatore, le scritture, le valigie e l'ineffabilità dell'amore
LeggiIntervista a Barbara Garlaschelli sul suo libro “Non ti voglio vicino” (Frassinelli, 2010)
Ambientato a Milano, “Non ti voglio vicino” è fatto da diverse storie convergenti calate nella Storia, quella grande, quella terribile che parte dallo scoppio della seconda guerra mondiale e vede più generazioni alle prese con la morte, con la povertà e la fame, poi coi grandi cambiamenti del dopoguerra e con sbarchi lunari, fino ad arrivare ai giorni nostri. In primo piano problemi interelazionali, comunicazioni distorte e i grandi motori della vita, l’amore, la rabbia, la smania individuale di sopravvivenza, e i loro echi a volte malsani a volte sublimi. Abbiamo intervistato l’autrice sul backstage, sui significati e sulle prime risposte del pubbico
LeggiSimonetta Santamaria e i Vampiri
Simonetta “Simonoir” Santamaria è giornalista e scrittrice horror. Visitando il suo sito http://www.simonettasantamaria.net/ vi renderete conto di quanto il suo amore per l’horror si intrecci col reale e col quotidiano: «Chi scrive horror non è necessariamente un pazzoide che di notte va per cimiteri. E comunque riflettete, sui cimiteri. Ogni lapide racconta una storia, e se qualcuno si ferma ad ascoltarla è un po' come tornare a vivere.»
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