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Le giostre sono per gli scemi, intervista a Barbara Di Gregorio
Nel libro la felicità è solo un coniglio che va continuamente rincorso.
Leggi68. Io sono il pazzo
Malgrado sia stato spacciato per un film di case infestate, “Sola... in quella casa” cela una storia profondamente pseudobiblica, che scuote dalle fondamenta la divisione tra realtà e fiction
LeggiMartial Girls 4. Maggie, Shu e le altre
Dopo un periodo di relativa assenza, l’inizio del nuovo millennio vede nascere delle “donne toste” di prima categoria: non le si può considerare eroine marziali, ma sono lo stesso “martial girls” ad honorem
Leggi61. Profili: Steven Seagal
Nella galleria di attori marziali che sono stati protagonisti del cinema di genere statunitense degli anni Novanta un nome come Seagal non poteva mancare
Leggi2008. 1° classificato
L’accusa, la solita, era di associazione a delinquere di stampo mafioso, corredata da una sfilza di omicidi aggravati da crudeltà così fantasiosamente efferate che sarebbero bastate a tenerli dentro per tre ere geologiche. E questo ci poteva pure stare. Se fai l’impiegato alle poste magari non ti capita, ma se di mestiere fai il mafioso e nella vita vai in giro a coprire di calce viva i tuoi nemici, quando ancora non sono cadaveri, qualche nottata in prigione la metti in conto...
Leggi60. Profili: Jeff Speakman
Ci sono protagonisti del cinema marziale statunitense, ormai dimenticati, che rimangono un ricordo di pochi appassionati. Ecco un’occasione per conoscerne qualcuno
Leggi60. Due libri contagiosi
Che i libri "contagino" i lettori è verità antica, ma ci sono casi in cui si può parlare addirittura di un vero contagio virale, che abbia effetti anche sul corpo oltre che nella mente. Ecco due casi eclatanti
LeggiIntervista a Massimo Maugeri
Massimo Maugeri, nato a Catania nel 1968, è scrittore e fondatore del seguitissimo blog Letteratitudine (http://www.letteratitudine.blog.kataweb.it). Suoi articoli sono apparsi sulle pagine culturali dei quotidiani “La Sicilia”, “Il Mattino”, “Il Corriere Nazionale”, “Il Riformista”, sulle riviste letterarie Stilos, L’Indice del libri del mese, Lunarionuovo, e vari e-magazine. Fa parte della redazione del blog letterario collettivo La poesia e lo spirito. Oltre a diversi racconti, ha scritto il romanzo Identità distorte (“Prova d’Autore”, 2005), un thriller psicologico e a sfondo sociale ambientato a Catania. Ha aderito al progetto letterario di scrittura collettiva “Le Aziende In-visibili” (Edizioni Scheiwiller, 2008), curato da Marco Minghetti, una sorta di romanzo collettivo al quale hanno lavorato varie personalità dell’economia, dell'arte e della cultura (tra cui Walter Veltroni, Alessandro Zaccuri, Antonella Cilento, Elena Varvello), una rivisitazione/traduzione (in chiave aziendale/manageriale) delle Città Invisibili di Italo Calvino. Nel 2008 ha pubblicato il saggio/rassegna “Letteratitudine, il libro" (Azimut). Nel 2009 è uscita la raccolta di racconti a scopo benefico “Roma per le strade 2” (Azimut), curata da Massimo Maugeri (all’interno un suo racconto).Il suo ultimo progetto letterario è il racconto lungo “La coda di pesce che inseguiva l’amore” (Sampognaro & Pupi), scritto a quattro mani con Simona Lo Iacono.
LeggiRegole per sopravviere
Chi legge per intrattenersi e divertirsi ha bisogno di un modello in cui identificarsi, un eroe non lontanissimo da certi personaggi fortunati dei cinema o dei fumetti. L’eroe deve ‘fare’ le cose, cioè romanzi troppo complessi con molti personaggi che costituiscono una trama ‘corale’ sono forse più adatti alla libreria
LeggiQuella notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova
A volte speriamo di lasciare un segno del nostro passaggio su una superficie; a volte scegliamo di non farlo. A volte non troviamo il modo e in alcuni casi qualcuno ha il potere di cancellare le nostre tracce.
Difficile dire quale sia la superficie adatta per lasciare quell’orma, affinché rimanga visibile a lungo e mantenga i suoi contorni quasi integri. Il fumetto è dotato di quel poter dire e si presenta come una delle superfici possibili perché è in grado di superare i limiti spesso sommessamente imposti all’atto creativo e al suo fruitore. Sono i testimoni, coloro che dovrebbero portare nello spazio e nel tempo - oltrepassando confini fisici, sociali, culturali e linguistici - la traccia della propria esperienza, se è vero che possiamo arrivare in luoghi diversi e ovunque solo attraverso lo sguardo di altri e altri ancora.