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30 giorni di notte (1) Presentazione
Cinque giorni, cinque articoli, cinque autori per presentare la nuova uscita della MagicPress: “Di nuovo notte”, avventura della saga “30 giorni di notte” firmata dal celebre Joe R. Lansdale
LeggiCharlotte Link
Intervista all’autrice di Francoforte in questi giorni in libreria con “L’ultima volta che l’ho vista” (Corbaccio)
LeggiScacchi & Potere 2
Altre storie che riguardano quel terribile e spietato rapporto che unisce gli scacchi con il potere: dall’Iran degli anni Ottanta all’Afghanistan degli anni Novanta, alla Kalmykia dei giorni nostri
LeggiI lunghi giorni dell'IRA 3
Ultima puntata del viaggio nel mondo degli irredentisti irlandesi
LeggiI lunghi giorni dell'IRA 2
Sommario di “politica estera” dell’irredentismo irlandese, che mostra come quasi tutto si sia svolto all’insegna di fumose necessità di azione
LeggiDjango Unchained
Django è nero, mentre il mondo che lo circonda è bianco e ostile. Tutto il film è caratterizzato da questa partita a scacchi tra questi non colori, ma identità di vita
LeggiI lunghi giorni dell'IRA 1
LLe radici dell’irredentismo irlandese, al di là delle leggende celtiche, vanno cercate in quella fucina delle democrazie moderne che fu la Rivoluzione Francese del 1789
LeggiLudlum [1] L'uomo delle cospirazioni
Quello di Robert Ludlum è un universo narrativo e cinematografico variegato, innovativo, appassionante, che val la pena di esaminare: lo faremo partendo proprio dal cinema e dalla televisione
LeggiTutto quel rosso, una sinfonia di sangue
Un killer che uccide con una mannaia, una ragazza che soffre di narcolessia, una città che Dario Argento ha utilizzato per mettere in scena i suoi delitti agghiaccianti. Con questi elementi Cristiana Astori ha confezionato il suo ultimo, imprevedibile giallo
LeggiIntervista ad Alessia Gazzola
A me la scrittura della messinese Alessia Gazzola piace molto, per diversi motivi. Mi intriga la storia di Alice Allevi, la sua spensierata ingenuità, la caparbietà, la goffaggine, a volte, nel muoversi in un contesto in cui dimostra, alla fine, grande attenzione – a riprova che la bravura non si espleta sempre nell’immediato. Mi rassicura la competenza dell’autrice – dato, questo, non abbastanza sottolineato dalla critica – nel trattare un argomento delicato come quello della medicina legale e della morte, dalla quale il personaggio subisce un inevitabile gioco di attrazione-repulsione, e in qualche modo questo fascino è compensato da un altro grande dilemma: l’infatuazione.
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