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12. Pseudobiblia esoterici minori
Si presentano in sequenza alcuni titoli di pseudobiblia esoterici minori degli anni Trenta e Quaranta, titoli cioè poco sviluppati dai propri autori, e che sono stati usati spesso come semplice citazione, e sempre insieme a titoli più famosi
LeggiAlberto, bang!
Ha colpito il bersaglio Al (Alberto) Custerlina, grazie al romanzo Balkan Bang! edito da Perdisa nella collana Walkietalkie, che vedrà presto una ristampa. Un'opera acclamata da critici e recensori, di cui l’autore ci ha raccontato i retroscena, insieme ai prossimi progetti e ad altre personali opinioni sul mestiere di scrivere
LeggiStelvio Mestrovich
Ho creato la figura dell’ispettore capo della Polizia di Stato Giangiorgio Tartini nei romanzi “Venezia rosso sangue” “Delitto in Casa Goldoni” e “La sindrome di Jaele”. Scene delle indagini Venezia e, in parte, la Sicilia. Poi ho cambiato ambientazione e da Venezia ho trasferito le indagini poliziesche a Vienna, battezzando, con un nuovo noir, la figura del commissario Clemens Pallavicini
LeggiSergio Paoli e il suo “Ladro di sogni”
Sono nato vicino al mare e ci tengo tantissimo a dirlo. Vivo in campagna e ne sono felice. Amo la musica, la pizza e considero le donne la salvezza dell’umanità...
LeggiRacconto: Regionale 13984, binario morto
Ma un giorno c’è lui, l’assassino.
Chi?
021 Pietrafredda: Storie e visi del milieu
Taxisti, scaricatori, con i maghrebbini era come fare un incontro a ogni allenamento. Poi si usciva. Birra per noi, ZamZam cola per gli islamici, kebab, musica, les Boites de Nuit, inevitabilmente le nanas…. Ma ho visto e conosciuto realtà diverse da quelle che trovavo qui in Italia. Al tempo stesso c’erano alcuni dei miei miti che s’incrociavano a Parigi. Il Polar francese, la mala, i vecchi film in bianco e nero
LeggiAncora 9 nuovi casi per l'improbabile commissario Max
La prima cosa che l’improbabile commissario Max avvertì entrando nell’appartamento del delitto, fu la mancanza di alcuni oggetti di inestimabile valore: un tostapane a fiato, tracce di forfora appartenute al toupé dell’uomo di Neanderthal e 1 kg. di zucchine
LeggiRoberto Recchioni. Ucciderò ancora Billy the Kid
“Ucciderò ancora Billy the Kid” è un fumetto di contaminazioni horror-cowboy creato da Roberto Recchioni (sceneggiatore e inchiostratore di due episodi) e disegnato da matite illustri del panorama italiano: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera, Cristiano Cucina, con le copertine di Massimo Carnevale.
Edizioni BD ha puntato nuovamente su questa icona del west, lo sceriffo Pat Garrett, insieme ad un altro intramontabile, Billy the kid, già deceduto proprio per mano di Garrett ed ora riapparso attraverso l’escamotage del “pelleossa”: il pelleossa è uno zombie, una creatura del regno dei morti che cammina tra cowboys e indiani, famelico, vampiresco (con un suo morso qualsiasi umano diventa pelleossa), più imperfetto di quanto lo fosse stato da vivo. Billy the kid è un pelleossa atipico perché mantiene la sua capacità di controllo delle situazioni e prosegue la sua lotta contro Garrett.
Dentro a questa sfida si staglia l’immagine bellissima e corposa di Charlotte, l’anello tra l’amore e la morte, la donna che, coi suoi baci alla francese, induce gli uomini a violenze, tenerezze e giuramenti
010 Ricordiamo eroi e scrittori popolari
OSS117 e la famiglia Bruce: il tempo degli eroi
LeggiIl paese di Valerio Varesi
Il nome di Varesi è legato –soprattutto, ma non solo– a quello del personaggio da lui inventato, il commissario Soneri. Valerio Varesi è nato a Torino ma ci tiene a ricordare le sue origini parmensi. Perchè Parma è l’epicentro dei suoi romanzi, è la città ora misteriosa ora beffarda in cui il commissario Soneri risolve casi in apparenza indistricabili. Il commissario Soneri è approdato su Rai Due nella serie di sceneggiati Nebbie e Delitti, nel novembre 2005, con il volto di Luca Barbareschi. Oggi Varesi, oltre che scrittore affermato, continua il suo lavoro di giornalista alla redazione bolognese di La Repubblica.
Per VerdeNero ha scritto Il paese di Saimir, un noir che è anche un libro-denuncia: Varesi parte dalla finzione letteraria per approdare alla cruda realtà quotidiana e smaschera come una certa imprenditoria sfrutti, a proprio tornaconto e senza scrupoli, l’immigrazione clandestina. Proprio su quest’ultimo lavoro verte la prima parte dell’intervista, mentre le ultimissime domande sono dedicate ad argomenti più “frivoli”