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Franco Forte
Ce l'abbiamo fatta! Lo abbiamo preso, il Mastermind del Giallo. Lo abbiamo trovato mentre scriveva romanzi storici, però sappiamo benissimo che, dietro le quinte e in malcelato segreto, tesse le fila del Grande Giallo. Franco Forte è giornalista professionista, scrittore, sceneggiatore e consulente editoriale. Direttore delle collane da Edicola Mondadori (I Gialli Mondadori, Segretissimo, Urania), è editor degli Oscar Mondadori e ha pubblicato una ventina di romanzi, tra cui “Karolus”, "L’uranio di Mussolini", “La bambina e il nazista”, “Il segno dell’untore”, “Romolo”, “Carthago”, oltre a diversi saggi e un manuale di scrittura per gli autori esordienti. Ha collaborato a importanti serie televisive, come "Distretto di Polizia" e "RIS: Delitti imperfetti", e ha scritto sceneggiature di alcuni film, tra cui il "Giulio Cesare" trasmesso da Canale 5. Dirige il magazine letterario "Writers Magazine Italia" e ha svolto un’intensa attività come traduttore, occupandosi di autori come Donald Westlake, Walter Jon Williams, Frederick Pohl e altri.
LeggiQuattro chiacchiere su Bas
In occasione dell'uscita del nuovo "Giallo Mondadori" dedicato al suo personaggio, Stefano Di Marino ne approfondisce il profilo
LeggiPreistoria di una spia: George Smiley nel segno del mystery
Il personaggio di John le Carrè non nasce, narrativamente, sotto il segno della spy story, bensì del mystery
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Nella carrellata dei film spionistici interpretati da Caine, questo film e il precedente sono sicuramente da ripescare e vedere per avere una bella panoramica di una serie che ha lasciato un segno nella memoria di tutti gli appassionati di spionaggio
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Ex insegnante di matematica, Maria ha una scrittura pulita, senza fronzoli, diretta e incisiva, che lascia il segno
LeggiIl segno dell'untore
4 su 5
di Franco Forte
Mondadori, 2012
Il segno dell’untore
5 su 5
di Franco Forte
Mondadori, 2012
Quella notte alla Diaz. Una cronaca del G8 a Genova
A volte speriamo di lasciare un segno del nostro passaggio su una superficie; a volte scegliamo di non farlo. A volte non troviamo il modo e in alcuni casi qualcuno ha il potere di cancellare le nostre tracce.
Difficile dire quale sia la superficie adatta per lasciare quell’orma, affinché rimanga visibile a lungo e mantenga i suoi contorni quasi integri. Il fumetto è dotato di quel poter dire e si presenta come una delle superfici possibili perché è in grado di superare i limiti spesso sommessamente imposti all’atto creativo e al suo fruitore. Sono i testimoni, coloro che dovrebbero portare nello spazio e nel tempo - oltrepassando confini fisici, sociali, culturali e linguistici - la traccia della propria esperienza, se è vero che possiamo arrivare in luoghi diversi e ovunque solo attraverso lo sguardo di altri e altri ancora.
Il segno dell'assassino
3 su 5
di D.M.Devine
The Fifth Cord, 1967, Mondadori, 2009