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Paolo Di Orazio
Quando lo abbiamo raggiunto lo abbiamo ridotto in poltiglia, come un buon "Splatter" comanda. Doveva parlare ad ogni costo e lo abbiamo spappolato di botte. Qualcosa ha detto, ma mica tutto. Si vede che nello "Splatter" ci sguazza! Nume tutelare delle riviste a fumetti cult «Splatter», «Mostri», «Nosferatu», Paolo Di Orazio pubblica dal 1987 fumetti, racconti, romanzi, articoli per Acme, Granata Press, Castelvecchi, «Urania», Radio Rai, «Cattivik», «Heavy Metal», «Blue», «Classic Rock» e con le migliori case editrici d’Italia. Dopo tre anni di scrittura porno su mensili per adulti, il suo libro di esordio Primidelitti, 1989, è apripista della narrativa splatterpunk italiana nonché scandalo parlamentare per istigazione a delinquere. In lingua inglese pubblica con Independent Legions, Kipple, Comet Press, Necro, sia in proprio, sia in antologie con i migliori autori del mondo. Membro della Horror Writers Association, è nelBest World Horror of the Year (ellendatlow.com, 2017) e nella Year’s Best Hardcore Horror della statunitense Comet Press (2017). Il Diarioelettrico (Kipple, 2022) è il suo undicesimo romanzo.
LeggiFederica Marchetti
Cacciatrice di informazioni e divoratrice di libri, si fa chiamare anche Gatto Nero. Nonostante la sua doppia identità, siamo riusciti a braccarla e intrappolarla. Ora parlerà! Fino a oggi ha scritto e pubblicato 20 libri tra saggi e narrativa oltre ad un libro autobiografico sui Litfiba. Per quanto riguarda la narrativa ha scritto un romanzo (Fuga d’autore) e racconti non di genere, ma ha scritto anche un romanzo (Chi ha paura di Agata Cristi?) e numerosi racconti gialli, tutti ambientati nella Libreria del Gatto Nero a Viterbo dove le due libraie tra clienti, amici e curiosi, ogni tanto inciampano su qualche cadavere e aiutano gli inquirenti a scoprire l’identità dell’assassino. Dal 2000 c’è la fanzine sul giallo Il Gatto Nero, fucina di idee e informazioni con cui si diverte a partecipare al vero e proprio delirio giallo che sembra aver colpito lettori, editori, telespettatori, produttori e stampa degli ultimi vent’anni.
LeggiGianni Farinetti
Nato a Bra nel 1953 e cresciuto a Torino, Gianni Farinetti si iscrive alla facoltà di architettura e in seguito lavora in varie agenzie pubblicitarie come Copywriter. Successivamente si dedica alla sceneggiatura e alla regia realizzato documentari e cortometraggi. Nel 1996 si afferma nel panorama del giallo italiano con il suo romanzo d'esordio Un delitto fatto in casa (Marsilio), con cui ha vinto il Premio Grinzane Cavour, Il Première Roman di Chambéry e il Premio Città di Penne. Nel 1998 ha vinto il Premio Selezione Bancarella con L'isola che brucia, nel 2008 il Premio Via Po con Il segreto tra di noi, e nel 2016 il Premio Recalmare Leonardo Sciascia, il Provincia in Giallo e il Nebbia Gialla con Il ballo degli amanti perduti. Tutti i suoi libri sono editi con Marsilio. Collabora con il Corriere della Sera e da alcuni anni vive nell’Alta Langa piemontese.
LeggiSei donne e un libro
4 su 5
di Augusto De Angelis
Mondadori, 2019
La misura dell'uomo
Al centro della trama, un taccuino segreto e una morte inspiegabile e Leonardo da Vinci che in quel di Milano a distanza di cinque secoli gioca con la nostra intelligenza e ci colma di stupore.Lo stupore è anche del lettore che si ritrova tra le pagine un Leonardo più umano che genio. Un uomo che ama scherzare, che vive di rendita alla corte di Ludovico il Moro con la promessa di erigere un’imponente statua equestre in onore del padre di Ludovico, ma che è ben lungi dal concretizzarsi
LeggiIl segreto
4 su 5
di Antonio Ferrari
Chiarelettere
Piergiorgio Pulixi
Se un autore racconta in modo onesto e genuino i suoi personaggi e l’intreccio delle loro vite – strutturando e congegnando una trama ingegneristicamente perfetta ma non per questo “fredda” – il lettore scivolerà dentro il racconto con molta fluidità e si dimenticherà di leggere un libro, trovandosi invece a vivere una vita che non è la propria. Il trucco è proprio nascondere la fredda tecnica sotto un manto caldo di emozioni e sentimenti.
LeggiStoria del libro
5 su 5
di Fernand Cuvelier
Odoya edizioni
Piergiorgio Pulixi
In qualche modo credo che tutta la letteratura, a prescindere dalle sfumature di genere, abbia una funzione sociale. Se un libro mi porta a pensare, a riflettere, conseguentemente questo mi stimola a leggere la società e la realtà con occhi e consapevolezze diverse, quindi questo ha avuto un effetto sociale, quantomeno su me stesso
LeggiQuesto libro non esiste
5 su 5
di Marilù Oliva
Elliot, 2016