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57. La Falsa Novella 5. Il Vangelo di Maria Maddalena
Dopo vangeli scritti da “nemici” o sconosciuti spettatori, stavolta abbiamo una pseudo-testimonianza da una fonte molto vicina al diretto interessato
LeggiZeman, l’ultimo ribelle
Stefano Marsiglia è nato nel 1981. Nel 2004 ha iniziato a collaborare con le edizioni Malatempora per cui ha ideato e curato una collana di libri sul calcio. "Zeman. L'ultimo ribelle" è stato il primo, seguito da "Maggica Roma" e "Il libro marrone del calcio italiano", redatto a quattro mani con l’ amico Sandro Simone. Attualmente lavora come sceneggiatore di fumetti, sta per lanciare un nuovo progetto editoriale e aprendo una libreria bar a Roma.
LeggiNicola Lombardi
La leggenda dei ragni zingari... ragni forieri di sventura che escono dagli specchi e rifuggono allo sguardo per strisciare sempre ai margini del campo visivo. ... Mi piace vedere in queste sinistre creaturine che zampettano da questo mondo al suo doppio e viceversa una sorta di provocazione nei confronti della limitata e caotica consapevolezza che ciascuno ha di sé stesso. Noi e il nostro riflesso: chi osserva davvero l’altro? Da che parte stiamo? E qual è, se c’è, la parte giusta?
LeggiLa notte dell’Aquila
Con "La notte dell’Aquila", Romolo Di Francesco e Maria Grazia Tiberii trovano la loro dimensione narrativa a metà strada tra la divulgazione scientifica e il romanzo corale. Pubblicato da Dario Flaccovio, il libro offre una serie di punti di vista sul terremoto del 6 aprile 2009
LeggiLa clessidra d’avorio, intervista agli autori Davide Cassia e Stefano Sampietro
L'alchimia è un insieme di valori: etici, spirituali ed empirici. Se dovessimo giudicare l'alchimia dal solo punto di vista delle potenzialità concrete, temo ne uscirebbe piuttosto male, ma non sarebbe un giudizio completo. Io parto da un atteggiamento scettico, tuttavia confesso di subire il fascino di alcuni aspetti filosofici dell'alchimia (la volontà di superare i limiti della natura umana, il bisogno di comprendere i meccanismi del mondo naturale, e così via).
LeggiLa Vergine delle ossa: intervista a Luca Masali
Incipit: «Era nudo, inchiodato a terra da paletti acuminati di legno che gli trapassavano i palmi delle mani e i piedi. La terra era secca e screpolata, come quello che resta dopo che il sole ha asciugato una risaia. Argilla grigia, dura come il ferro, come quella in cui suo padre si ammazzava di lavoro a piantare il riso, nelle lontane terre del Vercellese».
Luca Masali è nato a Torino, ma vive da tempo in Lombardia. Giornalista, ha pubblicato il suo primo romanzo, I biplani di D’Annunzio, vincendo il premio «Urania» di Mondadori nel 1995 e, l’anno successivo, il premio «Bob Morane» come miglior romanzo straniero al Festival del libro fantastico di Bruxelles. Negli ultimi anni, dopo aver pubblicato La balena del cielo (Urania Mondadori 1997, Oscar Mondadori 2004, Sironi 2008) e La perla alla fine del mondo (Urania Mondadori 1999, Sironi 2007) si è dedicato al noir, conquistando il premio «Azzeccagarbugli» con L’inglesina in soffitta (Sironi, 2004). Le sue opere sono tradotte in francese e spagnolo.
Il suo sito è: http://www.masali.com
Il libro selvaggio
4 su 5
di Juan Villoro
El libro salvaje, 2008, Salani, 2010
Cicatrici di Gianluca Morozzi
Una grande città del Nord Italia. Qui "Cicatrici" (Guanda, 2010) racconta una storia nella storia, una matrioska i cui pezzi più piccoli si inseriscono perfettamente nella scatola madre. Una psicologa che riporta la sua vicenda personale, quando la professione l’ha messa a contatto con un assassino, Nemo Quegg, che le ha riportato – altra matrioska – la sua storia spaventosa, all’interno della quale una ragazza-vittima (e in seguito carnefice) narra una parte della sua vicenda. Con incastri spiegabili col metafisico, con la metempsicosi e coi destini incorciati, il cerchio si apre all’inizio (e si chiuderà alla fine) con un sanguinoso evento avvenuto sessant’anni prima in Irlanda, quando un padre, senza apparente motivo, ha deciso una notte di sterminare la propria famiglia, partendo dalla moglie e dal figlio maschio...
Una grande prova di scrittura e tensione che lascia il lettore col fiato sospeso fino alla fine. Ma anche dopo aver chiuso il libro, quando alcune pagine sospese tra la vita e la sua cessazione tornano in mente, limpide senza pretese escatologiche:
«Siamo morti, signora?».
La signora sorrise di nuovo.
«Le vostre vecchie vite sono terminate, sì. Questo è un luogo di passaggio. Vi è stato concesso un po’ di tempo per riprendervi e salutarvi, prima di tornare nel mondo della carne».
Interno Argentino
Alberto Ongaro è nato a Venezia, dove vive. Narratore, giornalista, sceneggiatore di fumetti, è autore di diversi romanzi, tra cui La partita (Premio SuperCampiello), L’ombra abitata, Hollywood Boulevard e La strategia del caso. Con Piemme ha pubblicato Il segreto dei Ségonzac, Rumba, La taverna del Doge Loredan, Il segreto di Caspar Jacobi, Il ponte della solita ora, La versione spagnola, Un romanzo d’avventura e La maschera di Antenore.
Con questo libro ha vinto, nel 1991, il Premio Napoli.Lo abbiamo intervistato sul suo ultimo romanzo, edito da Piemme, “Interno Argentino”.
Finale del Premio Azzeccagarbugli
La Giuria Popolare, composta da 100 persone del mondo dell’imprenditoria, della scuola, delle biblioteche, dello sport e della società civile, ha determinato il vincitore del Premio
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