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[92] OLANDA Daniëlle Hermans
Daniëlle Hermans, L’Ordine dei 15, Milano, Piemme, 2010, (ed. orig. De watermeesters, 2009).
Leggi[90] NORVEGIA Karin Fossum
Karin Fossum, Al lupo, al lupo, Milano, Sperling & Kupfer, 2011, “Pandora” (ed. orig. Varsleren, 2009).
Leggi[88] PERÙ Santiago Roncagliolo
Santiago Roncagliolo, I delitti della settimana santa, Milano, Garzanti, 2009, “Elefanti bestseller” (ed. orig. Abril rojo, 2008)
Leggi[87] NORVEGIA Jo Nesbø
Jo Nesbø, Il leopardo, Torino, Einaudi, Piemme, 2011, “Stile Libero Big” (ed. or.: Panserhjerte, 2009)
LeggiLanteri & Luini: quando il giallo è per due
Torna con "Bruja", pubblicato da Todaro, una delle coppie più interessanti e collaudate del giallo italiano. Maurizio Lanteri e Lilli Luini ci parlano del loro romanzo, dei loro progetti, della scrittura e di altro ancora...
LeggiIl libro dell'Angelo, intervista ad Alfredo Colitto
"[La mia scrittura negli ultimi anni] Si è fatta sempre più asciutta, più essenziale. Pochi aggettivi, emozioni e sentimenti dei personaggi che vengono fuori da quello che fanno più che da quello che pensano. Aspiro a una scrittura che non si metta di mezzo nell’idillio tra il lettore e la storia, ma che lo faciliti senza farsi notare."
Leggi“L’esordiente”, intervista a Raul Montanari
Tu parti dal tuo dolore e lo fai diventare una storia, cioè crei un’intelaiatura narrativa che non coincide con la tua vita, con le tue giornate, ma dentro la quale metti le emozioni che stanno davvero nella tua vita e nelle tue giornate. In particolare quelle più intense e spesso, bisogna dirlo, quelle più negative: il dolore, la paura, la nostalgia di un passato irrecuperabile, il senso di scacco. In questo senso “fingi”: presti ai tuoi personaggi cose che ti appartengono. Questo mettere pezzi consistenti di te stesso nelle tue pagine provoca un’anormale vicinanza fra produttore e prodotto, scrittore e scrittura, che è la vera maledizione di questo lavoro
Leggi2009. 3° classificato
«Oh! Carissimo!». Chiamava tutti così, il don, dando del tu
Leggi2009. 1° classificato
Nessuno ha visto nulla. Nessuno ha sentito nulla. Nessuna traccia, nessuna impronta
Leggi2009. 2° classificato
La polvere, sollevata da un’improvvisa folata di vento, impedì ai loro sguardi di raggiungersi, mentre l’ordine perentorio non lasciava tempo alla speranza
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