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Il quadrato della vendetta
3 su 5
di Pieter Aspe
Het vierkant van de wraak, 1995, Fazi, 2009
09. Libro di Eibon
Clark Ashton Smith è l’ultimo esponente dei “Tre Moschettieri di Weird Tales”, come L. Sprague De Camp (inventore del termine “pseudobiblia”) definì lui, H.P. Lovecraft e Robert E. Howard. Smith, ispirato dall’amico e collega di Providence, creò uno fra gli pseudobiblia più famosi di sempre dopo il “Necronomicon”
LeggiLe Mura della Malapaga
5 su 5
di Enzo Chiarini
Fratelli Frilli, 2009
Matteo e la Savana
Intervista a Matteo Righetto, docente di lettere, co-artefice di Sugarpulp (http://www.sugarpulp.it), scrittore padovano onnivoro, come lui stesso si definisce, autore di "Savana Padana" (ed. Zona, 2009), nonché grande promessa di un originale filone polenta-western
LeggiEmanuele Delmiglio e il reale-fantastico
Scrittore, giornalista, editore e grande lettore, Emanuele Delmiglio si è sottoposto alla nostra intervista, costruita a partire dai suoi ultimi due libri, entrambi raccolte di racconti che, già nel titolo, alludono al cammino e al passaggio: Ultima Uscita, (Il Riccio Editore, 2002) e Vie traverse (il Riccio Editore, 2008).
Leggi07. Necronomicon
È il più famoso, discusso, studiato e controverso degli pseudobiblia: da quando apparve dalla penna di Lovecraft, il Necronomicon non ha mai smesso di far discutere. Si è detto di tutto su questo testo, e tutto si continuerà a dire, ma forse la parte su cui meno si pone l’accento è quella più stuzzicante: è il grande gioco degli pseudobiblia
LeggiLa donna della 'ndrangheta
4 su 5
di Michele Giuttari
Rizzoli, 2009
Signori della corte
4 su 5
di Edgar Lustgarten
A case to Answer, 1947, Polillo, 2009
025 Vampiri al nero
Il vampiro più oscuro mi piace di più. È un solitario. Una preda o un cacciatore
Leggi024 Diabolik - L'Ora del Castigo
Il Diabolik di Cappi è indiscutibilmente quello creato dalle sorelle Giussani ma possiede un jamesbondistico vigore e una capacità di incastrare elementi che all’inizio della storia possono sembrare distanti tra loro ma che poi si avvicinano a formare un unico disegno perfetto come nella miglior tradizione di Mission Impossibile. Tutto sorretto da una prosa rapida, aderente al linguaggio dei fumetti, rispettosa di una tradizione di leggibilità ma che non tradisce l’accuratezza che lo contraddistingue in opere più personali come ‘Nightshade’ e le avventure di ‘Carlo Medina’
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