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[84] NORVEGIA Anne Holt
Anne Holt, L’unico figlio, Torino, Einaudi, 2011, “Stile Libero Big” (ed. orig. Demonens død, 1995)
Leggi62. Pseudobiblia da citazione 2
Continua il viaggio fra i libri inventati con l’unico scopo di poterli citare a mo’ di epigrafe: è la volta di un po’ di fantascienza
Leggi56. Gazzetta Marziale 37. La prova
Torna Van Damme in edicola con il suo primo (ed unico, per ora) film da regista. Un’avventura alla Errol Flynn, come l’ha definita lui stesso, e un film epico sulle arti marziali con un padrino d’eccezione: Roger Moore
Leggi38. Gazzetta Marziale 19. Chocolate
Altra perla marziale dalla Thailandia, stavolta al forte gusto di cioccolato. Un film unico e sorprendente per una protagonista esplosiva
Leggi22. Gazzetta Marziale 3. Operazione Drago
Grande cult movie per la terza uscita marziale in edicola: un film unico e irripetibile, unione di due fra le più grandi cinematografie del mondo con un titanico Bruce Lee alla sua ultima interpretazione sullo schermo
LeggiEditoria & horror: Paolo De Crescenzo e la Gargoyle Books
Paolo De Crescenzo è nato a Roma nel 1947. Dopo una lunga esperienza come direttore finanziario di un grande gruppo cinematografico italiano, è stato direttore generale dell’A. S. Roma, dell’A. C. Fiorentina e della Lux Vide di Ettore Bernabei (per la quale ha prodotto nel 2001 la miniserie “Il bacio di Dracula”, trasmessa da RAI UNO). È stato inoltre consigliere delegato della Rizzoli Produzioni Internazionali. Fondatore della Gargoyle nel 2004, ne è amministratore unico e responsabile editoriale. Sposato e padre di due figli, ama i viaggi, i gatti e si diletta in cucina nella preparazione di ricette tradizionali romane
Leggi10. Gary Daniels e il Natale di fuoco
Con l’avvicinarsi del Natale si vuole cogliere l’occasione per parlare di uno dei rarissimi film di arti marziali che trattano questo tema (forse l’unico, ma non abbiamo la presunzione di conoscere “tutti” i film di questo genere!)
LeggiLe avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 5
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua
Le avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 4
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua
Le avventure di Mister Noir: Caccia alla cacciatrice 3
NOTA DELL’AUTORE
Il racconto, manco a dirlo, è di pura fantasia; tuttavia, alcune cose è meglio specificarle.
La località di Misterbianco esiste, e, appena il mio amico Enzo, il libraio “notturno” di Celle Ligure con cui trascorro molte nottate estive, me ne ha parlato, non ho saputo resistere e ho mandato Mister Noir lì.
Poi, secondo un sito Internet che ho consultato, “Giuffrida”, “Puglisi”, e “Russo”, sono tra i dieci cognomi più caratteristici di Misterbianco; i personaggi, tuttavia, sono di mia totale invenzione, e nessuno di loro si ispira a persone reali.
L’unico personaggio reale che compare è Daniele che, avendomi aiutato nella descrizione del locale Il Gatto e la Volpe, gli promisi un “cameo”. Lui è veramente buono e “giocherellone” come appare nel racconto, ma la scena che lo vede protagonista è ovviamente inventata.
Alcune cose, come l’amicizia, non si possono dimenticare, e la cascina di Castelletto Ticino vuole essere un piccolo omaggio ad un grande amico d’infanzia, Luciano, che ormai, purtroppo, non vedo più da due vite: la mia e la sua