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06. Il grande peccatore
Un film poco conosciuto che fonde (e confonde) arte e vita privata di uno dei grandi maestri della letteratura d'ogni età: Fëdor M. Dostoevskij
Leggi10. Gary Daniels e il Natale di fuoco
Con l’avvicinarsi del Natale si vuole cogliere l’occasione per parlare di uno dei rarissimi film di arti marziali che trattano questo tema (forse l’unico, ma non abbiamo la presunzione di conoscere “tutti” i film di questo genere!)
Leggi09. Piccole lottatrici crescono
Dalla Thailandia, attuale patria indiscussa del cinema marziale di qualità, arrivano due giovani ragazze che hanno grinta da vendere, e che sicuramente faranno strada. I loro film sono già apprezzati in tutto il mondo... tranne in Italia!
Leggi06. Zatoichi diventa donna
Dopo quasi trenta film, svariati telefilm, un remake statunitense e uno “à la Kitano”, il mito di Zatoichi travalica i confini del sesso: ha già fatto il giro del mondo il film "Ichi", dove il personaggio veste panni femminili!
Leggi08. Blood and Bone: un ritorno alle origini
Negli USA esce in home video un film che strizza l’occhio ai grandi classici del “gongfupian” statunitense: un giro di combattimenti clandestini e un attore marziale in stato di grazia... c’è bisogno d’altro?
Leggi07. La caduta della casa degli Sloan
La pentalogia di "Kickboxer" racconta la saga della sfortunata famiglia degli Sloan: cinque film in cui i vari Sloan vincono le sfide sul ring ma perdono quelle nella vita
LeggiLa tendenza thriller del noir italiano: Sarasso, Genna, De Cataldo e l'Underworld di James Ellroy
In appendice a Confine di stato Simone Sarasso mette una lunga ed elaborata lista di ringraziamenti e indebitamenti nella quale compaiono il nome di Giuseppe Genna e quello dell’immancabile maestro americano. Partendo da questo riconoscimento del giovane autore proviamo a tracciare i confini e i caratteri di questo modo di scrivere il noir: la tendenza-thriller del genere
Leggi05. Il nastro bianco, niente di nuovo sotto Bergman
Storia di uno Spettatore che va a vedere speranzoso “Il nastro bianco” di Michael Haneke, forte dell’aver gustato altri suoi due film precedenti, e si ritrova a chiedersi: che fine ha fatto il regista?
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