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Piccolo mondo schifoso
5 su 5
di AA.VV.
Panini Comics, 2012
The Man with the Iron Fists
Un grande appassionato del cinema di Hong Kong parla ai lettori di ThrillerMagazine di un film tarantiniano molto atteso, figlio proprio della Golden Age marziale degli anni Settanta
LeggiL'incipit di Simone Togneri
Davide ha sedici anni ed è costretto all’immobilità da una malattia che lo paralizza dal collo in giù. Impossibilitato a fare qualsiasi cosa, vive grazie agli occhi di Mario, fratello più piccolo, che osserva il mondo per come esso appare dalle cime degli alberi. E così, attraverso Mario, si innamora di Sofia, figlia dei vicini di casa.
LeggiL'incipit di Fabio Mundadori
Cosa c’entra un’antica chiesa sconsacrata con una casa di cura di prossima demolizione?
Ed insieme cosa hanno a che fare con un dipinto e l’antica famiglia di possidenti terrieri che lo conserva?
E perché una setta che si fa chiamare “I Legati di Satana” dovrebbe temere un ragazzino tanto da volerlo uccidere?
Queste le domande alle quali è chiamato a dare risposta il commissario Sammarchi. Catapultato dalla grande città in un piccolo paese di campagna, per risolvere un apparentemente semplice caso di omicidio, il poliziotto si troverà invece a districare una matassa di eventi che si snoda lungo l’arco di molti anni.
Gun Crazy, la sanguinaria
In onda domenica alle 9.05 su RaiMovie un piccolo film che può considerarsi l’antenato del genere “Girls With Guns”
LeggiDavide Mosca e il Nome segreto di Roma
L’autore che riporta l’attenzione del pubblico su uno dei grandi misteri “dimenticati” dell’Occidente: il nome segreto di Roma. Incontro con il profanatore di biblioteche proibite
Leggi100. Cento anni di Voynich
Per festeggiare il raggiungimento del centesimo numero di questa rubrica, che parla di giochi letterari, si è scelto di parlare del gioco letterario che in questi mesi festeggia i cento anni: il Manoscritto di Voynich
LeggiUna settimana di thriller in TV
Piccolo palinsesto dei film in onda questa settimana su canali gratuiti e appartenenti a tutti i colori del thriller
LeggiAlberto Eva
L’espressione “letteratura di genere” mi provoca una eruzione cutanea. Sinceramente, il concetto ha fatto il suo tempo. Solo chi non lo ha capito, continua imperterrito a produrre la ricordata ribongia. Oggi, gli autori più avvertiti scrivono di giallo per parlar d’altro; ovvero, stendono romanzi che non necessitano di appendici classificatorie, anche se hanno il morto incorporato. Ritengo non piccolo merito del giallo italiano quello di aver fermato su carta, nel suo divenire, la storia del nostro Paese: questa la sua funzione (spesso di supplenza, rispetto all’anemica letteratura tout court),
LeggiIo, figlio parricida
3 su 5
di Antonella Colonna Vilasi
Iris 4 Edizioni, 2011