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Nuovo romanzo di Paolo Roversi
Edito da Marsilio nella collana Farfalle, giovedì 12 febbraio "Solo il tempo di morire", di Paolo Roversi, un romanzo che copre dodici anni di storia criminale milanese, dal 1972 al 1984. "Milano criminale" (riproposta nei tascabili Marsilio) è prequel di questa nuova opera che ha come scenario una città in cui troppe forze si contendono il potere, ragion per cui "nessuno comanda davvero".
LeggiHogard. Faccia di drago di M.V. Maselli
Riuscirà l’intrepido Hogard a liberare Camelot dalla maledizione e a sconfiggere il Cavaliere Nero?
LeggiLa settima strega di Paola Zannoner
Un libro di grande fascino, una storia magica. Da leggere tutto d’un fiato
LeggiI Buoni Cugini Editori di Ivo Tiberio Ginevra
Mi capita spesso di pensare alle narrazioni che finiscono nell’oblio, sprofondate in una sorta di tomba virtuale ubicata in un luogo ignoto nel tempo e nello spazio, dove si agitano storie e personaggi che bramano di essere riportati in vita. Quanti romanzi sono andati perduti, pur essendo meritevoli di essere preservati dalla dimenticanza? Il progetto editoriale che coinvolge anche la pubblicazione di questo libro, mira a una lodevole opera di recupero di cui sono personalmente grato.
(dalla prefazione di Massimo Maugeri a "I morti tornano…")
Trinacrime
3 su 5
di Alessandro Vizzino
Imprimatur
L’isola dei libri perduti di Annalisa Strada
Tanti piani di lettura per una storia che può risvegliare ricordi, far nascere emozioni, insegnare tanto
LeggiSammy Sparaballe di Nicola Brunialti
Il circolo vizioso delle sue panzane rischia di soffocarlo e l’unica via d’uscita sembra essere quella tramandata dalla nonna Ginny esprimere i propri desideri ad una stella cadente e all’improvviso…
Leggi"4 Minuti" di Chris Kraus
Due donne agli antipodi, diversità inconciliabili che non vogliono provare a incontrarsi, nemmeno unite dalla stessa musica, ma soltanto dall'armonia che sta nelle note che compongono una musica
LeggiMassimiliano Nuzzolo
Credo che le vite di Thomas ed Elisa, proprio per il carattere che li contraddistingue, appartengano esclusivamente a loro stessi e stiano in perfetto equilibrio, o disequilibrio se lo si preferisce, tra scelte e vuoti. Thomas è l’uomo “assurdo” senza mezzi termini, privo di “memoria”, di fardello, di background, “liberato” direbbe Albert Camus, ma inevitabilmente incatenato al passato a causa della sua Storia, delle persone che lo circondano e dell’immagine (e del mondo) che queste persone hanno costruito e conservano di e per lui
LeggiLa storia della Legione: sangue e onore a El Moungar
Concludiamo questo primo ciclo di avventure con i Legionari dell’era gloriosa ricordando un episodio minore ma ugualmente importante della conquista del Nord Africa
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