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Un sapore di Ruggine e Ossa
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De rouille et d'os, Francia, Belgio, 2012, Drammatico
di Jacques Audiard con Marion Cotillard (Stephanie), Matthias Schoenaerts (Ali), Armand Verdure (Sam), Céline Sallette (Louise), Corinne Masiero (Anna), Bouli Lanners (Martial), Jean-Michel Correia (Richard), Mourad Frarema (Foued)
La città delle spie [4] Vienna
La Vienna e l’Austria di oltre cento anni fa erano un paradiso minato dalla dissoluzione del futuro, in cui, non per la prima volta, si cercavano congiure tra le quinte della finanza ebraica
LeggiLa città delle spie [3] Parigi
l culto di una supremazia culturale prima ancora che territoriale, precede la parabola di Napoleone. Richiama, forse, la valorosa ed ostinata riluttanza dei Galli nell’arrendersi a Cesare
LeggiUna giornata di ruggine e ossa
Dopo l’imperdibile Il Profeta ecco un altro film di Audiard da non lasciarsi sfuggire
LeggiLa città delle spie [2] Londra
A passeggio in Trafalgar Square potrebbe esserci un individuo basso, tarchiato e grigio. George Smiley, protagonista della saga spionistica di John le Carré, che più di ogni altro ha contribuito a fare di Londra il luogo deputato degli intrighi occulti
LeggiLe città delle spie [1] Berlino
Prima tappa del viaggio fra le capitali europee che sembrano ideali per le operazioni segrete, vere e fittizie
LeggiSopravvissuti
4 su 5
di Richard K. Morgan
The Steel Remains, 2008, Gargoyle, 2012
118. Una vera falsa storia
A tutti piace una bella storia: l’essere anche vera è l’ultima delle qualità richieste. Ecco così la decisione di inventarne una, tanto più assurda quanto credibile, da parte del ragazzo che per un anno fu Shakespeare
LeggiIo & James Bond. Introduzione
Dalla revisione dei film di James Bond ho appreso moltissimo sul linguaggio, sulla visualizzazione delle vicende, sulla struttura della trama. Non importa il viso: Bond rimane Bond. Indiavolato, vigorosamente maschile, improbabile ma non impossibile
Leggi116. Twixt
Mentre la nuova opera di Coppola vaga nel limbo della distribuzione, è il momento di presentarla sotto l’aspetto di sicuro meno consueto: quello pseudobiblico. Forse non è solo il protagonista del film ad essere un autore senza più idee
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