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"La Domenica del Corriere" ed il Giallo 1920-1940 / Parte 2 di 3 - I romanzi gialli
Il lancio di Arthur Conan Doyle da parte della “Domenica del Corriere” è inquadrabile in una chiara volontà di offrire una pagina letteraria facilmente fruibile, ma nello stesso tempo originale. I primi racconti (i cui diritti furono acquistati direttamente dall’autore) furono pubblicati nel 1899
Leggi"La Domenica del Corriere" ed il Giallo 1920-1940 / Parte 1 di 3
Fin dal primo numero apparve chiaro che il lettore sarebbe stato uno dei protagonisti: tutti avrebbero potuto collaborare, o meglio il “Signor Tutti” sarebbe dovuto diventare parte integrante della redazione, partecipando così direttamente all’uscita del settimanale
LeggiRaul Montanari. Variazioni sul giallo ed altre perfezioni
Tanto amo come lettore il giallo classico, con il suo ritmo di ordine-trauma-ricomposizione, quanto sono poco interessato a scriverlo. Perlopiù mi sono tenuto bene alla larga dal giallo, cioè dalla narrativa d’indagine, mentre i miei libri somigliano di più al noir, ossia a una narrativa in cui sia presente un’azione criminale
LeggiPresentazione
Aspettando il secondo appuntamento con la manifestazione Grado Giallo abbiamo deciso di aprire questa rubrica per proseguire virtualmente l'esperienza condivisa nella città friulana
Leggi[5] Un giallo al Festival Filosofia
L'edizione 2008 del festival modenese ospitava nel suo programma anche un originale gioco investigativo in piazza
LeggiLa Partita
Racconto di Fabio Lotti
Dall'antologia Giallo Scacchi a cura di Fabio Lotti e Mario Leoncini (Ediscere Edizioni, 2008)...
LeggiCavezzali e Ciantini. Un giallo con sorpresa
Massimo Cavezzali e Sauro Ciantini
LeggiMassimo Mongai. Lo scrittore dal vivo
Scrivere un romanzo giallo insieme a uno scrittore professionista, dal vivo: uno spettacolo che è un corso, un corso che è uno spettacolo
LeggiMatteo Bortolotti, l’alchimista del giallo
Credo fortemente nella narrazione perché fa parte di questo ragionamento: con l’atto del narrare trasmettiamo qualcosa di più grande di noi. Credo nella misura, anche quando significa superare le estensioni, quindi credo nel credere qualcosa anche quando se ne perde il controllo
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